Grande successo per 'Guarda che Luna', Casole rivive l'emozione dell'allunaggio
Uno spettacolo diverso, rispetto a quelli a cui l'associazione culturale, che ha sede proprio nel comune valdelsano, ci aveva abituato, lontano dall'introspezione de "Il taglio del bosco" e dalla tragica complessità di "The Medici Congiura 2.0". Uno spettacolo divertente, ben scritto e costruito, che ha fatto rivivere i ricordi di quel 20 luglio 1969 ai più grandi e scoprire la storia dell'allunaggio ai più giovani
Lo scriviamo con qualche giorno di ritardo, ma dobbiamo scriverlo: "Guarda che Luna", di e con Giovanni Guidelli realizzato dalla Compagnia Avatar a Casole d'Elsa e andato in scena giovedì 18 luglio al teatro all'aperto è stato veramente un successo.
Uno spettacolo diverso, rispetto a quelli a cui l'associazione culturale, che ha sede proprio nel comune valdelsano, ci aveva abituato, lontano dall'introspezione de Il taglio del bosco e dalla tragica complessità di The Medici Congiura 2.0. Uno spettacolo divertente, ben scritto e costruito, che ha fatto rivivere i ricordi di quel 20 luglio 1969 ai più grandi e scoprire la storia dell'allunaggio ai più giovani.
Protagonista della storia una famiglia toscana come tante degli anni Sessanta. Per il giovane Vasilio, comunista come il padre, esiste solo la madre Russia e deve fare i conti col fatto che non è il suo mito Yuri Gagarin il primo uomo a riuscire a mettere piede per la prima volta sulla Luna, ma Neil Armstrong, un americano. Tra aneddoti e battute al bar, attese e la mitica diretta RAI, gli attori in scena Mirko Batoni, Diego Conforti, Francesco Grifoni, Chiara Maccioni, Maurizio Pistolesi, Gabriele Zini e Giovanni Guidelli ci riportano indietro nel tempo raccontando la storia di un'Italia piena di sogni e di speranze.
Prima dello spettacolo, l'assessore alla Cultura del Comune di Casole d'Elsa Vittoria Panichi ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale e ha ricordato quanto eventi di qualità come questo siano importanti per la comunità, anche dal punto di vista sociale
Veramente carina, infine, l'idea di proiettare in un video le brevi testimonianze di persone di Casole alle quali è stato chiesto di raccontare dov'erano e cosa facevano la notte del 20 luglio del 1969 che è passata alla storia.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 22 luglio 2019