Greve entra nell'Unione comunale del Chianti Fiorentino. Il sindaco: «Avremo vantaggi e benefici per l'intero territorio»
«Non c'è Greve senza Unione e Unione senza Greve». Il sindaco Paolo Sottani investe sulla sinergia istituzionale e affida il futuro, le prospettive e le opportunità del territorio all'Unione comunale del Chianti Fiorentino. Sociale, Personale, Gare ed Appalti sono questi i primi servizi, alcuni dei quali fondamentali, con i quali si compie l'ingresso ufficiale del Comune di Greve nella rete dell'Unione promossa e istituita nel 2010 da Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa ed estesa dal 2012 a San Casciano Val di Pesa
«Non c'è Greve senza Unione e Unione senza Greve». Il sindaco Paolo Sottani investe sulla sinergia istituzionale e affida il futuro, le prospettive e le opportunità del territorio all'Unione comunale del Chianti Fiorentino. Sociale, Personale, Gare ed Appalti sono questi i primi servizi, alcuni dei quali fondamentali, con i quali si compie l'ingresso ufficiale del Comune di Greve nella rete dell'Unione promossa e istituita nel 2010 da Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa ed estesa dal 2012 a San Casciano Val di Pesa.
Un passo concreto ed effettivo verso la realizzazione di un percorso condiviso e congiunto con una gestione del territorio a quattro. «Come ho sempre sostenuto sin dalla campagna elettorale e nel corso dei tanti incontri aperti al pubblico – commenta il sindaco – il valore aggiunto dell'Unione è da legare alla funzione di reciprocità in termini di benefici e servizi per un territorio che ha problematiche e caratteristiche di omogeneità su più fronti e deve essere considerato sempre più in forma unitaria, un salto di qualità che porterà vantaggi reali alle nostre comunità, a Greve come all'intero territorio; l'Unione comunale aspira a tradursi, anche in rapporto con la Città Metropolitana, in una realtà istituzionale più forte, più estesa, in grado di ottenere maggiori economie di scala, ottimizzare le risorse e assicurare servizi di qualità e conformi alle effettive necessità delle nostre comunità, avere un peso specifico maggiore nel dialogo con altri soggetti, sia pubblici che privati».
Pubblicato il 28 dicembre 2015