I film sulla guerra trionfano alla seconda edizione del Casole Film Festival

Anche quest'anno il Casole Film Festival si è confermato un successo, per partecipazione di pubblico e per qualità dei corti proposti. La sensazione che ho avuto a fine serata è che il livello si sia alzato ancora, con cortometraggi più elaborati e temi più profondi. La ciliegina sulla torta le due stelle cadenti che hanno strappato un sospiro di stupore e meraviglia al pubblico

 
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Si chiama Hagai Adorian, studia alla Scuola d'Arte di Gerusalemme in Israele, ed è il regista di 11 minuti, il cortometraggio che ha vinto la Mela d'Oro alla seconda edizione del Casole Film Festival. Il titolo è il tempo che tre paramedici su un'ambulanza impiegano per trasportare un ragazzo ferito dal luogo di un'esplosione all'ospedale. Il titolo è una scadenza, un impietoso conto alla rovescia, un'attesa insopportabile. In quegli undici minuti, lunghissimi per i personaggi ma anche per gli spettatori in ansia, è difficile prendere decisioni e agire lucidamente. E così la protagonista, nonostante lo studio e la preparazione, si trova a lottare con le proprie insicurezze e col proprio passato.

Qui il trailer: 

Al secondo posto Ratzinger vuole tornare di Valerio Vestoso e al terzo posto Luce di Marco Napoli, due commedie per affrontare col sorriso, rispettivamente, la corruzione della Chiesa e la crisi.

Ma alla serata di premiazione, che si è tenuta sabato scorso, anche Zero mm, il film iracheno sempre incentrato sul conflitto, ha spopolato, aggiudicandosi il premio del pubblico presente. Alcuni bambini rimasti senza casa e senza famiglia raccontano le loro vite, i loro sogni e le loro aspirazioni, con l'ingenuità e col dolore di un'infanzia ormai perduta. La regista Semaa Samir ha spiegato in un video messaggio che secondo lei il cinema deve proprio avere la funzione di comunicare e veicolare quello che sta succedendo, sensibilizzando le persone che guardano, scuotendone le coscienze. Il cortometraggio ha ricevuto anche una menzione per la miglior colonna sonora, di Duraid Fadher. Una scelta interessante (e azzeccata) quella dell'organizzazione, che quest'anno ha selezionato due film stranieri che parlano sì della guerra, della stessa guerra, ma da due diversi punti di vista, con storie e strumenti differenti. Una scelta che ha sicuramente fatto commuovere e riflettere i tanti presenti.

Il Gran Premio della Giuria è andato poi al mio preferito: Gionata con la G di Gianluca Santoni, la drammatica storia di un ragazzino che cerca di proteggere la mamma dalle violenze del padre, nei sobborghi di Roma. A Maria di Francesco Afro De Falco, vanno invece il Premio del comitato di selezione e la menzione speciale come miglior attore a Pietro De Silva. Infine come non premiare Santa de Santis e Alessandro d'Ambrosi per Buffet, divertente film che raffigura il momento del convivio come una guerra all'ultimo sangue. Nessun riconoscimento per M is for mouth, l'horror di Raffaele Picchio, e Tete a tete, la dedica lirica e appassionata al gioco del pallone (che c'è ma non si vede).

Anche quest'anno il Casole Film Festival si è confermato un successo, per partecipazione di pubblico e per qualità dei corti proposti. La sensazione che ho avuto a fine serata è che il livello si sia alzato ancora, con cortometraggi più elaborati e temi più profondi. La ciliegina sulla torta le due stelle cadenti che hanno strappato un sospiro di stupore e meraviglia al pubblico.

Ricapitolando, i vincitori:

1° classificato (Vincitore della Mela d'Oro) - 11 minuti di Hagai Adorian
2° classificato - Ratzinger vuole tornare di Valerio Vestoso
3° classificato - Luce di Marco Napoli
Gran Premio della Giuria - Gionatan con la G di Gianluca Santoni
Premio del pubblico - Zero mm di Semaa Samir
Premio del comitato di selezione - Maria di Francesco Afro De Falco
Menzione speciale per il montaggio a Santa de Santis e Alessandro d'Ambrosi per Buffet
Menzione speciale come miglior attore a Pietro De Silva per Maria
Menzione speciale per la colonna sonora a Duraid Fadher per Zero mm

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 13 giugno 2017

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