I mille passi di Barberino Tavarnelle. La marcia si allunga con i fili della pace
Cittadini tessitori, costruttori di pace. Un lungo filo umano che marcia tra un borgo e l'altro per affermare la cultura dei diritti umani
Si può srotolare, tendere, allungare, avvolgere. Si può soprattutto annodare e con esso intessere percorsi di solidarietà, sentirsi più uniti e vicini, affermare la cultura dei diritti umani, camminando, passo dopo passo, verso un mondo inclusivo, aperto al dialogo e alla tolleranza. Da un capo all’altro, da una mano all’altra, senza toccarsi ma legati indissolubilmente da una catena umana che si allunga e conta i passi verso la pace, tra i borghi e le località del Chianti e della Valdelsa in un cammino di speranza e amore per il prossimo.
La comunità di Barberino Tavarnelle farà sentire la propria voce, tesa a combattere la cultura dell’indifferenza e ad annullare le barriere delle disuguaglianze e dell’illegalità, lungo un tragitto di alcuni chilometri che tiene uniti il borgo medievale di Barberino Val d’Elsa e il paese di Tavarnelle Val di Pesa. Oltre ad aderire alla Marcia della Pace, Perugia Assisi, prevista domenica 11 ottobre, con una delegazione di cittadini e consiglieri comunali, il Comune ha messo in piedi un’iniziativa in programma sabato 10 ottobre che anticipa il cammino umbro con la creazione di un filo umano in cui ogni partecipante potrà dare il proprio contributo portando un filo, uno spago, un foulard, e annodandolo al vicino di marcia. Il ritrovo è alle ore 15 in piazza Mazzini a Barberino Val d’Elsa con arrivo in piazza Matteotti a Tavarnelle Val di Pesa intorno alle ore 16. La marcia di Barberino Tavarnelle sarà accompagnata dal gruppo di percussionisti Pulsar e al termine, nella piazza tavarnellina, si alterneranno testimonianze e letture a cura di cittadine e cittadini di tutte le età.
“Un piccolo grande gesto – dichiara il sindaco David Baroncelli - che con la partecipazione attiva della nostra comunità vuole rafforzare simbolicamente le relazioni umane basate sui valori della cooperazione, della solidarietà e della fratellanza. Costruire un processo di pace è come gettare le fondamenta su cui erigere una casa, la nostra casa. Più solide e durevoli sono le basi, migliore sarà la nostra capacità di resistere ai momenti bui che la attraverseranno come quello epocale che stiamo vivendo, segnato dalla grave emergenza sanitaria del Covid-19”. “Il filo rappresenta il nostro impegno - aggiungono gli organizzatori - a ricostruire il tessuto lacerato della società, a ricostruire una comunità nuova della cura e della fraternità. Ciascuno di noi è un filo. E ogni filo è importante. Per questo è necessaria la partecipazione di tutti. Se manca un filo, se un filo si rompe, ne soffrirà l'intero tessuto”.
L’iniziativa “Tempo Pace”, organizzata dal Comune, il Circolo La Rampa in collaborazione con le associazioni locali (Auser, Cgil-Spi, Unicoop Firenze, Blue Room, Misericordia di Barberino Tavarnelle), è partita nei giorni scorsi con la presentazione del volume “Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo” e la partecipazione dell’autore Raffaele Crocco. L’appuntamento conclusivo, organizzato per il 23 ottobre alle ore 21.30 nella sala della Rampa, vede protagonista Don Massimo Biancalani che parlerà del suo libro “Disobbedisco e accolgo” e del progetto relativo al Centro di accoglienza di Vicofaro. Informazioni: Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 055 8050824 [email protected] Facebook Comune di Barberino Tavarnelle.
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Pubblicato il 7 ottobre 2020