I Vincanto e Andrea Giuntini protagonisti dello spettacolo "È il mio cuore il paese più straziato"

Saranno i musicisti dei Vincanto e l’attore, molto noto e di grande esperienza, Andrea Giuntini, che con le loro letture e canzoni, accompagneranno il pubblico nei ricordi di quella guerra a cento anni di distanza

 
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Uno spettacolo che rientra nelle celebrazioni istituzionali dedicate al 4 Novembre – giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate - per non dimenticare lo strazio e la drammaticità della Grande Guerra.

Intitolato “E’ il mio cuore il paese più straziato”, l’evento si terrà al Museo del Vetro, via Ridolfi 70, a Empoli, nei giorni venerdì 4 e sabato 5 dicembre, alle 21.15.

Saranno i musicisti dei Vincanto (trio dedito allo studio e alla riproposta della musica di tradizione orale italiana, attivo del 2003) e l’attore, molto noto e di grande esperienza, Andrea Giuntini, che con le loro letture e canzoni, accompagneranno il pubblico nei ricordi di quella guerra a cento anni di distanza.

Lo spettacolo è ad ingresso libero, ma sempre su prenotazione da effettuare al numero 0571 76714.

Questo è il risultato di un sodalizio artistico, tra I Vincanto e Andrea Giuntini, già rodato in occasione degli spettacoli "Chi ha ucciso la bella Elvira?" (presentato nel 2011 al festival "11 lune" di Peccioli) e "Nel calamaio del Fucini" (presentato alla biblioteca comunale ‘Renato Fucini’ di Empoli nel 2011 e più volte replicato).

«Come amministrazione – dice l’assessore alla memoria, Eleonora Caponi - ci impegniamo a tenere viva la memoria di questi avvenimenti in tante occasioni di formazione per i cittadini e per gli studenti delle nostre scuole. E lo faremo anche a breve proponendo alla città uno spettacolo proprio sulla Prima Guerra Mondiale con l’auspicio che questo possa esser poi portato nelle scuole, affinché si possa seminare nei ragazzi il germoglio da cui nasca un impegno personale di costruzione di quella pace che tanto è costata a chi ci ha preceduto».

Il titolo dello spettacolo riporta alle menti all’opera commovente di Giuseppe Ungaretti ed il suo San Martino del Carso: Di queste case/Non è rimasto/Che qualche/Brandello di muro/Di tanti/Che mi corrispondevano/Non è rimasto/Neppure tanto/Ma nel cuore/Nessuna croce manca/E’ il mio cuore/Il paese più straziato.

Da qui l’immagine di un paese distrutto dalla guerra, San Martino del Carso, che diventa per il poeta l’equivalente delle distruzioni racchiuse nel suo cuore, causate dalla dolorosa perdita di tanti amici cari. Ed è l’uomo che resta annullato dalla guerra.

Pubblicato il 1 dicembre 2015

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