Il 'Mare della Val d'Elsa', ovvero dove i valdelsani vanno a fare il bagno

È finalmente arrivato giugno, che con sé ha portato sole e temperature estive. Tuffarsi nel 'Mare della Val d'Elsa' è diventato sempre più irresistibile per le persone che abitano questo territorio e per quelle che lo visitano. Chi infatti preferisce non allontanarsi dall'entroterra può approfittare di una serie di 'rinfrescanti' alternative

 VAL D'ELSA
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Attenzione però, prima di elencare i posti in cui i valdelsani vanno solitamente a fare il bagno, è doverosa una premessa. La Regione Toscana individua ogni anno le acque destinate alla balneazione, sia quelle costiere che quelle interne, e i relativi punti di monitoraggio, nonché le aree in cui la balneazione è vietata in modo permanente. Per la stagione 2019 sono state proposte e, successivamente ad un confronto con i Comuni, individuate con DDRT 20431/2018, oltre 270 aree, che però non comprendono la Val d'Elsa (ne' quella senese ne' quella fiorentina).

Sulle aree segnalate in accordo coi Comuni, come si legge sul sito, ARPAT effettua il monitoraggio per la salute dei bagnanti, su tutte le altre acque superficiali interne la balneazione non è sicura - dal punto di vista igienico-sanitario - perché le acque non sono controllate ai sensi della normativa vigente. (D.Lgs 116/2008 e del DM 30 marzo 2010). I Comuni possono vietare la balneazione anche per motivi diversi da quello igienico-sanitario (ad es. motivi di sicurezza), pertanto è sempre meglio rivolgersi all'amministrazione comunale per avere informazioni precise sulla possibilità di praticare la balneazione nelle acque interne che ricadono nel territorio di loro competenza.

Quindi, scritto a caratteri cubitali, QUI LA BALNEAZIONE NON È VIETATA MA NON SONO GARANTITE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA NÉ QUELLE IGIENICO-SANITARIE. Insomma, come si dice, a buon intenditor...

Veniamo a noi. Di seguito cinque posti in cui i valdelsani vanno solitamente a fare il bagno.

1 - Lungo il SentierElsa

I colligiani lo conoscevano da tempo, i valdelsani l'hanno scoperto quando un articolo del blog I rintronauti di tre anni fa fece un vero e proprio boom. A Colle di Val d'Elsa c'è un'area naturale protetta, pensata per valorizzare il patrimonio storico, naturalistico e ambientale del tratto del fiume elsa che attraversa la città del cristallo. Lungo il percorso (che si snoda da San Marziale a Spugna, ci sono diversi punti caratteristici. Uno di questi è il "Diborrato", di cui avevamo già parlato, una cascata di circa 15 metri che sfocia in una specie di lago profondo e dall'acqua azzurra. Dall'anno scorso è possibile inoltre godersi l'Elsa da una prospettiva del tutto insolita, quella di chi utilizza kayak, canoe, paddle o gommoni, grazie alla convenzione con T-Rafting.

2 - Nei pozzi dell'Evola

L'Evola è il nome con cui i montaionesi chiamano l'Egola, torrente affluente dell'Arno che nasce tra Montignoso e Castagno, che nella stagione estiva quasi si secca. Nella parte alta, tra le rocce, presenta sul letto profonde cavità, dette "pozzi". Pozzo Sfondato, Pozzo Diago e Pozzo Latino, in particolare ma ce ne sono anche altri, si susseguono lungo un sentiero del CAI, un luogo intimo e piacevole, non molto frequentato. Molti fanno il bagno in queste buche di acqua azzurra che non seccano mai, nemmeno quando d'estate l'acqua scarseggia.

Come arrivare. Da Montaione si prende via XVIII Luglio presso il distributore di carburanti. Si scende abbastanza ripidamente verso il fiume seguendo la strada bianca, passando nei pressi della casa della Seta. Si guada l'Egola e se ne segue il corso controcorrente incontrando resti di costruzioni legate al fiume stesso. Si attraversa un antico ponte a dorso d'asino per raggiungere uno dei numerosi "pozzi", Pozzo sfondato", che si susseguono in direzione della sorgente e che hanno denominazioni popolari molto caratteristiche. Il viottolo prosegue incontrando altre pozze fino a pozzo Diago, luogo di rinfrescanti bagni estivi, dove una parete crea una cascata di circa dieci metri.

3 - Alle Caldane

Colle di Val d'Elsa è ricca di interessanti percorsi dell'acqua. A Gracciano, per esempio, ci sono Le Caldane, una piscina con l'acqua tiepida e terapeutica che una volta faceva parte di un complesso termale. Le antiche terme etrusche e romane furono distrutte dalle truppe senesi nel 1260. Due secoli dopo alcuni monaci ripristinarono le vasche, nuovamente restaurate nel XIX secolo. Il posto è molto piccolo, una sorta di piscina con tanto di scaletta di ferro contenuta all'interno di un muretto di pietra che contiene altre due vasche più piccole.

Come arrivare. Se arrivate dal raccordo autostradale Firenze Siena uscite a Colle Val d’Elsa sud, proseguite sulla sp 541 per circa 4 km verso la frazione di Gracciano, appena superato il paese le troverete sulla sinistra. Sono ben segnalate.

4 - Alle Vene

Un altro dei luoghi maggiormente frequentati a Colle di Val d'Elsa sono Le Vene di Onci. Il torrente si snoda come un lungo serpente, attraversato da piccoli e deliziosi ponti, fino a un vecchio mulino abbandonato, in pessime condizioni.

Nella foto in basso Estate sulla riva dell’Elsa di Antonio Salvetti

5 - A Brenna sul fiume Merse

Arrivati a Brenna, piccola frazione del comune di Sovicille, è impossibile non lasciarsi tentare dalle acque fresche e cristalline del fiume Merse. Sono molti i senesi che vi si recano nella stagione estiva, approfittando delle piccole calette, raggiungibili solo a piedi, ideali per fare il bagno e prendere il sole. Le acque sono incassate tra monti e boschi e attraversano un patrimonio florofaunistico ricchissimo.

6 - Al "Masso" di Poggibonsi

Il Masso potrebbe essere considerato in qualche modo il mare dei poggibonsesi, il posto in cui molti di loro hanno imparato a nuotare da piccoli. Una tradizione che trova le sue origini nel secolo scorso, come testimoniano vecchie foto in bianco e nero.

Come arrivare. Da Via Santa Caterina basta prendere un sentiero in mezzo agli alberi.


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Pubblicato il 9 giugno 2019

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