Il 1944 e la tragedia della famiglia Einstein raccontati in una mostra a Certaldo
All'iniziativa parteciperà anche l’autrice del libro 'Il cielo cade' che racconta i mesi di convivenza, durante la ritirata dell'esercito tedesco, con i nazisti visti con gli occhi di un adolescente
Nell’ambito delle iniziative per il giorno della Memoria, il 1 febbraio alle ore 17.00 presso la Saletta di Via 2 giugno a Certaldo, verrà inaugurata “Il cielo cade ancora? Gli Einstein, storia di una tragedia”, una mostra fotografica relativa ai tragici eventi del 1944 che si svolsero a Firenze e dintorni, la mostra sarà visitabile fino a domenica 10 febbraio. Durante l’esposizione verrà proiettato anche del materiale video e verranno letti dei testi.
Interverranno Giacomo Cucini, Sindaco del Comune di Certaldo, Sonia Tinuti, Assessore del Comune di Rignano sull’Arno, Franco Belli del Comitato della Memoria, Paolo Banci dell’ANPI sezione di Rignano Reggello e Yuri Furiesi dell’ANPI sezione di Certaldo. Saranno presenti gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Certaldo. All’iniziativa parteciperà anche l’autrice del libro “Il cielo cade” che racconta i mesi di convivenza, durante la ritirata dell’esercito tedesco, con i nazisti visti con gli occhi di un adolescente.
«La villa del Focardo che ospitava il comando tedesco oltre che i proprietari, i coniugi Einstein, fu teatro dell’atroce vendetta chiesta da Hitler ai suoi soldati nei confronti del famoso fisico, fuggito dalla Germania, esule negli USA. Furono trucidate la moglie e le figlie per la parentela che le legava al famoso cugino Albert. Lo documenta un biglietto trovato il giorno dopo nel giardino della villa in cui si legge che i membri della famiglia erano stati condannati “in quanto rei di tradimento e giudei». Si salvarono le nipoti che portavano un altro cognome ed il marito che si era unito ad un gruppo di partigiani. La villa del Focardo fu incendiata dopo l’eccidio e successivamente ricostruita. Numerosi sono gli eccidi compiuti dalle truppe naziste in ritirata ma questo risulta particolarmente gratuito; l’esercito americano giunse a Rignano il 4 agosto, inoltre la guerra era palesemente persa.
«La Giornata della Memoria ha lo scopo di mantenere la memoria, di non dimenticarsi di quello che è stato e di cos’è accaduto, con l’accortezza di attualizzare i temi. - dichiarano Franco Belli, coordinatore del Comitato della Memoria - Dobbiamo far sì che la memoria, oltre a ricordare e celebrare, sia una memoria attiva sull’oggi e sui problemi attuali, quali le migrazioni, creando un parallelismo con i fatti del 1944».
«Con questa iniziativa amministrazione comunale ed associazioni ricordano l’Olocausto ma non solo - dice l’Assessore Clara Conforti - anche oggi purtroppo la discriminazione e le ingiustizie sono presenti. La Giornata della Memoria è il momento nel quale, facendo memoria, si guarda educano le giovani generazioni a guardare con occhio critico al presente per evitare che le tragedie del passato possano ripetersi in futuro».
Pubblicato il 29 gennaio 2019