Il 30 novembre si celebra la Festa della Toscana, una data storica per tutto l'ordinamento penale mondiale

Fu il Granducato di Toscana il primo Stato ad abolire la pena di morte

 TOSCANA
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L’emanazione del cosiddetto Codice leopoldino il 30 novembre 1786, voluto dal granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, fu una consolidazione del diritto penale del Granducato di ToscanaCon questa normativa il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte.

Con tale riforma, che del granduca fu "monumento e gloria", secondo uno storico del primo Novecento la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte, "conveniente solo ai popoli barbari" secondo Pietro Leopoldo. Con l'abolizione della pena di morte aveva anche termine l'uso della tortura e della mutilazione delle membra: la fine dell'orrore era sancita e non poteva che esserlo "per sempre".

Il 21 giugno 2001 il consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge (Legge Regionale 21 giugno 2001, n. 26) per celebrare, il 30 novembre, la festa della Regione Toscana, una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà, la cui voce echeggiava alle cinque della sera del 30 novembre del 2000, giorno della prima celebrazione della festività, quando le campane hanno suonato a festa in tutta la Toscana per un laico rito della memoria.

Come ha ricordato ieri Eugenio Giani in un video sul proprio Facebook, però ancora molti Paesi oggi nel mondo purtroppo vi ricorrono.

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Pubblicato il 30 novembre 2020

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