Il caso Mercatone ancora in Parlamento: la risposta all'interpellanza di Susanna Cenni (Pd)

La deputata ha ripercorso brevemente la storia della catena di ipermercati, anche perché da quando ha presentato l'interpellanza si sono manifestate diverse novità, concentrandosi soprattutto sui negozi passati alla Cosmo Spa, denunciando la forte diminuzione di personale e una perdita di professionalità consistente

 
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E' tornato in Parlamento stamattina il caso del Mercatone Uno con la presentazione dell’interpellanza urgente di Susanna Cenni, deputata senese del Pd, e della risposta del sottosegretario per lo sviluppo economico Andrea Cioffi.

 

La deputata ha ripercorso brevemente la storia della catena di ipermercati, anche perché da quando ha presentato l'interpellanza si sono manifestate diverse novità, concentrandosi soprattutto sui negozi passati alla Cosmo Spa, denunciando la forte diminuzione di personale e una perdita di professionalità consistente. «Vorrei ricordare - ha fatto presente - che in molti di questi punti vendita sono presenti professionalità molto alte, acquisite dai lavoratori negli anni con curricula qualificate nella vendita, nel disegno CAD, nella gestione del riordino e della logistica e così via. A Colle di Val d'Elsa in particolare, nel mio territorio, c'è stato un presidio molto impegnativo, concluso soltanto nei giorni scorsi dopo la firma dell'accordo sindacale. Ho visitato spesso questo presidio, ho parlato a lungo con i lavoratori, come hanno fatto anche altri colleghi di altre forze politiche, come hanno fatto le istituzioni. Devo dire che se qualche passo in avanti è stato raggiunto è anche per la determinazione e il coraggio di questi lavoratori, che non hanno mai consentito che si abbassassero le luci su questa vicenda».

«In queste settimane - ha aggiunto - al Mercatone Uno di Colle di Val d'Elsa c'è stata tanta solidarietà. L'hanno mostrata i sindaci dei territori interessati, l'hanno mostrata i media locali con l'iniziativa di condividere i curricula dei lavoratori. Si è insediato un tavolo regionale che si è impegnato sul piano della formazione, se ci saranno degli sviluppi futuri. Ci sono stati tantissimi cittadini accanto a questi lavoratori. E' una pagina che io credo valga la pena di ricordare anche in quest'Aula. I lavoratori hanno fatto molto per mantenere alta l'attenzione. Lo hanno fatto sui social, lo hanno fatto in mille modi».

«Sono a chiedere al Governo - ha concluso - quali siano lo stato della trattativa e i possibili sviluppi rispetto a questa vicenda, se i piani industriali dei soggetti acquirenti (in particolare Cosmo) consentiranno la continuità degli attuali livelli occupazionali, delle competenze e delle professionalità acquisite dai lavoratori e quali margini esistono per rivedere quei numeri scritti nell'accordo e infine quali iniziative il Ministero intenda assumere anche di concerto con le Regioni e le Amministrazioni comunali coinvolte, al fine di sostenere l'integrazione comunale dei dipendenti che rimarrebbero fuori dal possibile accordo. E quindi vorrei sapere anche se il Governo vigilerà sugli impegni contenuti nell'accordo».

Il sottosegretario per lo sviluppo economico Andrea Cioffi ha risposto all'interpellanza ripercorrendo anche lui le varie fasi della crisi fino all'accordo sindacale recentemente raggiunto. «Il Governo seguirà attentamente la vicenda - ha chiarito -, perché lo scopo principale è fare in modo che le persone trovino lavoro. E' banale dirlo, ma vorrei rassicurare su questo». Infine ha affermato che sono già stati presi contatti con l'ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) per favorire la rioccupazione degli esuberi e ha annunciato che il 25 luglio si terrà al MISE una riunione plenaria con tutte le Regioni interessate.

«Non è banale che il Governo affronti la questione della vertenza della crisi di un gruppo che riguarda ben 13 negozi sul territorio nazionale e oltre 2mila dipendenti, tra cui i lavoratori dello store di Colle di Val d’Elsa - ha commentato Cenni - Lavoratori che, in questi mesi, hanno lottato con coraggio, si sono mobilitati e riuniti in presidio, per difendere il proprio diritto al lavoro. Un impiego che con l’accordo, sottoscritto il 5 luglio scorso tra i sindacati e gruppo Cosmo Spa che rappresenta uno dei due soggetti acquirenti, ha solo in parte dato garanzie sull’occupazione. Proprio a tutela delle competenze e delle professionalità sarà fondamentale vigilare attentamente su tutti i passaggi e su tutte le procedure, per dare massima garanzia a tutele ai profili professionali anche in un quadro di possibile mutamento merceologico dell'attività commerciale dello store colligiano, che rischia di perdere il know how che i lavoratori hanno sviluppato nel settore dell’arredamento e della progettazione. Per quanto ci riguarda continueremo a seguire tutti gli sviluppi della questione a partire dall’incontro con le Regioni in programma il 25 luglio. Un impego che dovrà essere continuo e che dovrà portare alla creazione di una cabina di regia istituzionale che dovrà coinvolgere anche le amministrazioni comunali che saranno fondamentali partner per favorire semplificazioni e agevolare i business plan e il coinvolgimento di eventuali nuovi partner oltre ai nuovi soggetti acquirenti».

«La risposta del sottosegretario Andrea Cioffi mi rende solo in parte soddisfatta – ha fatto poi sapere con un comunicato stampa - ma mi irrita soprattutto la scelta del Ministro Luigi Di Maio di entrare in Aula solo a discussione finita e per fare il suo show sull’Ilva, dimostrando poca attenzione nei confronti dei dipendenti di Mercatone Uno, trattati come lavoratori di serie B».

Nei prossimi giorni verrà resa nota la lista dei lavoratori del punto vendita di Colle di Val d'Elsa che verranno reintegrati nella nuova attività.

Nella foto la rsu Filctem Cgil della GSK insieme ai lavoratori in cassa integraizone in presidio

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 20 luglio 2018

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