Il Comitato per il No si costituisce a San Gimignano

Il comitato per il NO di San Gimignano sul referendum di ottobre: «Questa è la proposta di modifica più consistente della storia della Costituzione Italiana: ben 47 articoli in una sola volta, pari a più di un terzo. E sebbene alcune modifiche proposte possano pure essere condivisibili, il fatto di dover approvare invece l’intero pacchetto ci “obbliga”, tirando le somme, a schierarci per il NO»

 
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«Siamo cittadine e cittadini di San Gimignano, uniti nel sostenere le ragioni del No alla riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati a esprimerci nel prossimo autunno». Comicia così la nota stampa dell'appena costituito comitato per il NO di San Gimignano.

«Siamo mossi - si legge nel comunicato - dalla convinzione che sia sbagliato affrontare una scelta sulla Carta Costituzionale con logiche e modi appropriati per una tifoseria da stadio, e per questo intendiamo esporre e condividere con chi lo vorrà le nostre semplici e pacate ragioni. Non siamo contrari per principio a modifiche costituzionali, poiché la nostra Costituzione prevede espressamente questa possibilità. Tuttavia, questa è la proposta di modifica più consistente della sua storia: ben 47 articoli in una sola volta, pari a più di un terzo. E sebbene alcune modifiche proposte possano pure essere condivisibili, il fatto di dover approvare invece l’intero pacchetto ci “obbliga”, tirando le somme, a schierarci per il NO».

«In sintesi ed in particolare - continua -, non ci convince la cattiva trasformazione del Senato in organismo di secondo livello, né la confusione di competenze tra Camera e Senato che inevitabilmente si porrebbe. Non ci convince la rinuncia ad una rappresentanza eletta direttamente dai cittadini in cambio di una non rappresentanza, sia pure con una riduzione dei costi esigua per il bilancio dello Stato e tutta da verificare. Già nel 2006 molti contenuti, simili alla riforma proposta oggi, sono stati bocciati, e a gran voce. Anche dagli stessi partiti che sono poi confluiti nel PD, che allora gridavano “la Costituzione non si tocca!”, e proprio sul Senato “federale” o sull’elezione dei giudici della Corte Costituzionale».

«Il rischio di un neocentralismo statalista oggi si aggiunge a quegli allarmi - si legge infine nella nota del comitato -, poiché è prevista anche l’esautorazione di competenze alle Regioni su materie “sensibili” per i cittadini, come quelle ambientali (es. la nostra CO2). Noi cittadini non abbiamo cambiato idea: approvare una riforma sbagliata che squilibra pericolosamente le nostre istituzioni e priva i cittadini di altre “quote” di potere peggiora la nostra democrazia e la nostra vita. Per questo, diciamo un semplice ma chiaro NO»

Per nuove adesioni, contattare Simone cell. 373 7688667

Per informazioni:
e-mail:
[email protected]
Facebook: Comitato No Sangi

Hanno costituito il Comitato:                
- Simone Burgassi - lavoratore dipendente privato
- Sabrina Benenati - consulente
- Sara Niccolai - impiegata
- Eros Salini - imprenditore agricolo
- Franco De Siena - commerciante
- Rosalba Corsi - architetto
- Francesco De Siena - studente
- Fabio Belli - commerciante
- Roberto Corsoni - artigiano
- Erika Cherubini - artigiana
- Filippo Ceccarelli - impiegato
- Laura Pierani - commerciante
- Silvia Pietroni - impiegata
- Annunziata Spinelli - pensionata
- Tommaso Nencioni - impiegato
- Erika Baldini - impiegata
- Gianfranco Razzanelli - pensionato
- Massimiliano Fulignati - autista soccorritore
- Lorenzo Giglioli - impiegato
- Marta Razzi - educatore professionale
- Romina Cappellini - impiegata
- Vanna Meiattini - pensionata
- Piero Boi - dipendente pubblico
- Serenella Innocenti - pensionata
- Massimo Pietroni - impiegato
- Mannozzi Giuseppe - imprenditore
- Catia Vermigli - guida turistica
- Annalisa Boi - operaia agricola
- Fabrizio Innocenti - dipendente pubblico
- Elena Calvaresi - artigiana
- Simone Curini - tecnico informatico
- Santo Carmusciano - operaio a tempo determinato

 

Pubblicato il 28 giugno 2016

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