Il giorno dopo i risultati elettorali, commenti e prospettive
Domenica scorsa in Val d'Elsa si sono svolte le elezioni sia per eleggere i membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, sia per l'elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale. Ieri sera, dopo lo scrutinio di tutti i seggi, i risultati definitivi oltre che per le Europee anche per le Amministrative. Nel nostro territorio è andata come ci aspettavamo
I sindaci al primo mandato del Partito Democratico sono stati tutti riconfermati per il secondo: Alessio Falorni a Castelfiorentino, Giacomo Cucini a Certaldo, David Baroncelli a Barberino Tavarnelle, Brenda Barnini a Empoli, Paolo Campinoti a Gambassi Terme e Paolo Pomponi a Montaione, David Bussagli a Poggibonsi, Giuseppe Gugliotti a Sovicille. Nel caso di Campinoti e Pomponi si tratta di un vero e proprio plebiscito (fino all'ultimo sembrava che entrambi fossero gli unici candidati nei rispettivi Comuni), con oltre il 75% dei consensi, il primo, e quasi l'85% il secondo.
«Il lavoro paga - ha scritto su Facebook il primo cittadino gambassino - Da dicembre siamo in giro e a contatto con la comunità. Da dicembre coloro che ci sono vicini sono entrati naturalmente a fare parte del nostro percorso. Da dicembre chi prova a costruire liste con elementi che siano riferimento della nostra comunità si sente rispondere: no grazie ho già avviato un percorso diverso con Gambassini per Gambassi e la lista "Gambassi c'è". Da dicembre proiettiamo sui muri le idee delle persone facendo vedere in diretta che il programma si fa tutti insieme. Da dicembre facciamo incontri in tutto il territorio. Da dicembre torniamo a far vedere che il programma è effettivamente quello scritto insieme. Da dicembre siamo una squadra e una famiglia. Da dicembre pensiamo tutti a una cosa sola: Gambassi Terme. Ora è il tempo degli abbracci, dei pianti di gioia e della ricarica delle batterie.
Questa è una grande squadra e il (quasi) 77% ci riempie il serbatoio e ci spinge a scaldare i motori, ci responsabilizza e ci dice solo una cosa: continuiamo a dare tutto per la nostra comunità e il nostro territorio!».
Fa eccezione l'ormai ex sindaca di Monteriggioni Raffaella Senesi, che, dopo la non fiducia del partito si era candidata con la lista civica "Per Monteriggioni", composta anche da membri dell'ex Giunta (leggi l'articolo con tutti i candidati). A primeggiare è il candidato dem Andrea Frosini, ex vice sindaco.
Stravince il centrosinistra anche a San Gimignano con Andrea Marrucci e a Radicondoli con Francesco Guarguaglini della lista "Energie per Radicondoli".
Queste preferenze rispecchiano fondamentalmente quelle date per le elezioni Europee. In Val d'Elsa è infatti ancora il Partito Democratico a riscuotere maggiori consensi, seguito da Lega in forte crescita e Movimento 5 Stelle che nella nostra zona si assesta all'incirca poco sopra il 10% dei voti. Interessante segnalare come a Gambassi il partito di Zingaretti abbia ottenuto il 38,73% e quello leghista il 30,30%: una differenza molto più bassa rispetto al plebiscito di cui abbiamo parlato poco fa, che lascia pensare che molti sostenitori di Salvini abbiano preferito comunque il candidato di centrosinistra e a riprova del fatto che le elezioni a livello locale sono sempre una cosa a sé, in cui contano i simboli ma anche le persone.
Il "caso Casole"
Casole d'Elsa in questo panorama fa eccezione. E' infatti l'unico Comune in cui alle Europee ha vinto la Lega, seguita da Pd e Movimento 5 Stelle e l'unico Comune in cui alle Amministrative ha vinto una lista civica di centrodestra. Lo si poteva prevedere anche solo guardando i risultati delle elezioni politiche di un anno fa: anche in quel caso la preferenza venne data a Donatella Legnaioli alla Camera e a Rossellina Sbrana al Senato.
Qui è stata riconfermata la lista civica "Pensare Comune", che amministra già da dieci anni. Dopo Pii, è Andrea Pieragnoli a prendere la fascia, contando su un largo consenso, il 63,33%, più del doppio rispetto a Giordano Pieroni (CasoleSInsieme) e ben oltre il 12,29% ottenuto da Tamara Tognetti (Noi ci siamo).
«La conclusione della competizione per le amministrative a Casole d'Elsa ha visto un risultato che riteniamo importante per la lista Noi ci siamo - fa sapere quest'ultima, candidata nel 2014 con Rifondazione Comunista ed eletta già allora come consigliere con il 9% dei voti -, che fa riferimento alla Sinistra radicale, al mondo ambientalista ed alle battaglie del M5S. [...] L'alternativa alla logica bipolare dell'alternanza tra simili (a Casole la lista “Pensare Comune” e quella costruita intorno al Pd) trova sul territorio un consenso crescente. Consenso costruito sulla proposta programmatica riguardo alla partecipazione, all'ambiente, ad uno sviluppo sostenibile, ai servizi sociali... Un enorme grazie ai candidati, a tutti gli attivisti e simpatizzanti».
«Ho sempre portato la fascia come vice - ha detto Pieragnoli -. Dopo dieci anni è un grande onore aver ottenuto questo risultato. Chiaramente il merito non è soltanto mio ma anche di quello che abbiamo fatto in questi dieci anni e che cercheremo di fare nei prossimi dieci, speriamo. Grazie!».
Il ballottaggio a Colle
A Colle di Val d'Elsa si va al ballottaggio. I cittadini colligiani saranno nuovamente chiamati alle urne domenica 9 giugno 2019 per eleggere il sindaco e il consiglio comunale.
Sarà uno scontro in vecchio stile, tra sinistra e destra, quello tra Alessandro Donati (candidato di Colle in Comune, La Sinistra per Colle e Pd) e Angela Bargi (SìAmo Colle e Lega).
«Grazie, grazie, grazie. 4.512 volte grazie! Questo risultato ci consegna una grande responsabilità, quella di impegnarci al massimo per aprire una nuova fase nella vita della nostra città, fatta di crescita, opportunità e partecipazione - ha commentato Donati -. È stato fatto un grande lavoro, tutti insieme, ed io vorrei ringraziarvi uno per uno. I risultati delle urne ci dicono che la strada che abbiamo intrapreso, con coraggio e un po' di sana follia, è quella giusta. I colligiani hanno voglia di veder rinascere la propria città, di tornare a sorridere più uniti e più forti per vincere le sfide del nostro tempo, archiviando una stagione di divisioni. Abbiamo costruito un percorso aperto e inclusivo, fondato sull'ascolto e sulla relazione, elementi per noi imprescindibili. Siamo felici per il risultato ma non finisce qui, perché nelle prossime due settimane ci vuole un impegno straordinario e collettivo per tradurre in realtà il sogno che tutti coltiviamo per Colle. Per me, che è la prima volta che mi candido sindaco, è davvero un'emozione unica. Lavorando insieme ai cittadini abbiamo raggiunto un primo risultato straordinario. Questo è il primo passo di Colle per tornare grande e unita, orgogliosa della propria storia e pronta a costruire il proprio futuro. Perché costruire è più difficile che distruggere, ma ne vale la pena».
«Ieri abbiamo vinto una tappa fondamentale del percorso che porta a Palazzo Renieri - ha detto la Bargi - Mi preme ringraziare sia gli elettori che le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura per questo importante risultato. In questo senso un ringraziamento particolare va agli amici della Lega per Colle, il cui contributo è stato determinante. Ora ci attende un’altra sfida, ben più impegnativa di quella appena vinta e la nostra coalizione questo lo sa bene e, unita, già lavora con assoluta determinazione per dare a Colle un Governo nuovo e di forte discontinuità rispetto a quelli che hanno finora amministrato la città».
Niente da fare per Lodovico Andreucci (Colle Civica, Su per Colle), Monica Sottili (M5S) e Francesco Di Gennaro (Io cambio - Insieme si può). Non poteva mancare qualche nota di amarezza. «Nel momento in cui vedi che i voti vanno ai simboli e non alla persona, qualche domanda frulla nel cervello; come quando qualcuno decide di distaccarsi per propri obiettivi», scrive Andreucci.
«Dispiace davvero, dopo tanto lavoro e tanti anni spesi in azioni e contrasto, vedere che i voti delle coalizioni, hanno permesso ad altri candidati sindaco di andare avanti - dice invece la candidata Cinque Stelle -. Amarezza constatare che a dispetto di una città messa in ginocchio da decenni, chi lo ha fatto sia ancora, con i soliti giochini di appoggio, al primo posto per disegnare il futuro di Colle».
Non resta che aspettare i prossimi giorni per scoprire cosa succederà. Sarà risanata la frattura tra Su per Colle e Bargi? La lista civile "Io cambio" cambierà idea sulla possibilità di schierarsi? Cosa deciderà di fare il Movimento 5 Stelle? Che ripercussioni avranno queste scelte sull'opinione di chi li ha sostenuti? Diteci la vostra. Fateci sapere i vostri pronostici, scrivendo a [email protected]
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 28 maggio 2019