Il legno, le radici e i suoi segreti. Le opere di Alfredo Orsi all’Oratorio di San Carlo
Sotto le sue mani sapienti, il legno assume gradualmente sembianze umane e animali, colte nel vivo di un’espressione, secondo l’immaginazione e la creatività
Sotto le sue mani sapienti, il legno assume gradualmente sembianze umane e animali, colte nel vivo di un’espressione, secondo l’immaginazione e la creatività dell’artista. E’ questo il biglietto da visita di Alfredo Orsi, artista-scultore castellano, cui è dedicata la mostra che sarà inaugurata sabato 17 dicembre (ore 18.00) all’Oratorio di San Carlo (via Testaferrata - ingresso gratuito). All’inaugurazione interverrà anche il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi.
Nata da un’idea di Giuseppe Dragoni, la mostra presenta una quindicina di opere dell’artista castellano, che in passato si è fatto conoscere soprattutto per il lavoro di ricerca che lo ha impegnato per diversi anni intorno alle figure e alle vicende del personaggio di Collodi, il mitico Pinocchio, ma che lo ha visto altresì protagonista di altre significative realizzazioni, ugualmente di grande valore.
Fra i piccoli e grandi capolavori che si potranno ammirare a partire da sabato, è possibile individuare un denominatore comune: la passione per le radici del legno, quasi una forma di rispetto per la sorgente da cui la “materia prima” prende vita, cresce, assume il suo sviluppo naturale. E’ qui, infatti, che Alfredo Orsi ama intervenire con il suo scalpellino, assecondando e modellando il legno fino a che quest’ultimo si trasforma gradualmente in un’opera d’arte.
«Con questa mostra – sottolinea il Vicesindaco, Claudia Centi – intendiamo rendere omaggio a uno scultore di grande valore, un vero talento, un artista di Castelfiorentino. Le sue opere raffigurano spesso volti, sembianze umane e a volte animali, ma ci trasmettono, quasi impercettibilmente, anche una forma di rispetto per la natura».
La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio negli orari di apertura del Museo Be.Go. (lunedì e venerdì 9.00-13.00, martedì e giovedì 16.00-19.00, sabato, domenica e festivi 10.00-12.00 e 16.00-19.00, chiuso il mercoledì, il 25 dicembre e il 1 gennaio).
Nella foto: il dettagli di uno dei capolavori
Pubblicato il 14 dicembre 2016