Il Museo Be.Go. segnalato da Icom Italia per il rapporto con il “paesaggio culturale”
Un riconoscimento prestigioso, che ha goduto anche di un’importante vetrina venerdì scorso con la presentazione del progetto del Museo Be.Go. di Castelfiorentino (insieme ad altre due sole realtà toscane, come i Musei Senesi e quello di Mine nei pressi di Cavriglia) al Museo di Storia Naturale di Firenze, selezionato tra i top ten e sede di un convegno al quale hanno preso parte operatori culturali provenienti da tutta la Toscana
Il museo come realtà viva e aperta, pienamente connessa con il contesto in cui opera e il “paesaggio culturale” che lo circonda. Questa la scelta vincente del Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, che è stato “segnalato” da ICOM Italia come “buona pratica nazionale” su un campione di 165 infrastrutture museali che hanno presentato progetti sul tema “Musei e Paesaggi culturali (MeP)”.
Un riconoscimento prestigioso, che ha goduto anche di un’importante vetrina venerdì scorso con la presentazione del progetto del Museo Be.Go. di Castelfiorentino (insieme ad altre due sole realtà toscane, come i Musei Senesi e quello di Mine nei pressi di Cavriglia) al Museo di Storia Naturale di Firenze, selezionato tra i top ten e sede di un convegno al quale hanno preso parte operatori culturali provenienti da tutta la Toscana, rappresentanti della Regione e della Sovrintendenza, e – nel ruolo di referente per il Coordinamento ICOM Toscana - Serena Nocentini (la quale, come si ricorderà, è anche direttore scientifico del Museo Be.Go.).
Per il progetto del Museo Be.Go. sono intervenute Stefania Bertini e Alice Vignoli, le quali si sono soffermate soprattutto sull’impegno volto alla riscoperta e alla valorizzazione dell’antica Via Francigena, sia nel tracciato collinare descritto da Sigerico che in quello di fondovalle narrato da Filippo II Augusto nel 1191, quest’ultimo anche in relazione alla presenza lungo il percorso del tabernacolo della Madonna della Tosse, sede originaria di uno degli affreschi di Benozzo Gozzoli. Un luogo sul quale sono previsti diversi interventi, tra cui uno studio di fattibilità per garantire la piena accessibilità del tratto che collega il tabernacolo al Museo Be.Go.
«Musei e paesaggi culturali – precisa la dott.ssa Serena Nocentini – era il tema scelto per la 24° conferenza generale dell’ICOM svoltasi a Milano nel luglio scorso, per far emergere che il futuro dei Musei dipende dalla loro capacità di aprirsi al presente, al patrimonio, alla comunità. “Apertura” è la parola chiave, come pure il legame con il territorio, per far conoscere a chi visita un Museo quando ad esso è esterno e, di rimando, far trovare nel Museo un luogo di sintesi».
«I dati del censimento promosso da ICOM Italia – conclude la dott.ssa Nocentini – hanno dimostrato che sono i Musei cosidetti più piccoli ad essere maggiormente motivati, dove si concentra energia e voglia di emergere. Essi rappresentano, perciò, una grande risorsa nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale».
«Questo riconoscimento – sottolinea il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi – certifica una volta di più il ruolo del Museo Be.Go. come infrastruttura culturale integrata con il territorio. Una realtà in grado di interagire con il nostro tessuto associativo, che lo vede sintonizzarsi attivamente e puntualmente con gli eventi che vengono promossi durante l’anno. Un Museo che svolge - altresì - un’interessante e preziosa attività didattica, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, per far sì che il nostro patrimonio museale sia conosciuto da tutti, a partire dai giovani. Una struttura che è in grado di richiamare l’attenzione di importanti investitori istituzionali, tra cui l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che colgo l’occasione per ringraziare per la fiducia che continua a riporre nella sua capacità di operare in modo dinamico per la crescita culturale della nostra comunità».
Pubblicato il 28 novembre 2016