Il Parcheggio di via Bilenchi diventa un laboratorio d'arte per i più giovani

È stata inaugurata a Colle di Val d'Elsa la seconda opera di ''Waiting for the cage''

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Il Parcheggio di via Bilenchi diventa un laboratorio d’arte per i più giovani. È stata inaugurata a Colle di Val d’Elsa la seconda opera di “Waiting for the cage”. Dopo l'intervento ai giardini di Via Gramsci ecco la seconda parte di “Waiting for the cage”: due giornate di laboratori per rigenerare una parte del parcheggio nel centro di Colle di Val d'Elsa, sostenute dal Comune, ideate e realizzate dagli operatori di strada del progetto Piglia Bene della FTSA.

Sono stati davvero tanti  i ragazzi e le ragazze che, mercoledì 23 e giovedì 24 giugno dalla mattina alla sera, hanno partecipato al progetto di riqualificazione urbana nel parcheggio di Via Bilenchi. Erano più di 50 gli adolescenti, tutti di età compresa tra 14 e 17 anni, la maggior parte di Colle, ma anche da Poggibonsi e dai comuni vicini, che hanno contribuito a trasformare il parcheggio multipiano sotto la stazione degli autobus di Colle di Val d'Elsa.

L'intervento si è concentrato su una porzione del parcheggio al primo piano, una delle aree maggiormente frequentate dai ragazzi  e  “segnata” nel corso degli anni dalla loro presenza con scritte e frasi che cominciavano a spuntare nei muri un po' dappertutto, generando un senso di degrado e abbandono di questo spazio. I ragazzi sono stati coinvolti nella stesura del fondo per preparare le colonne all'intervento degli artisti, coprendo scritte, frasi e disegni fatti da loro stessi, qualche mese prima o la mattina stessa; hanno fatto stencil con gli spray, riempimenti con i pennelli e aiutato a ripulire.

Altro punto d'interesse la cassa a batteria e il microfono, dove si sono alternati alla voce vari giovani, più o meno esperti nelle disciplina del rap e del freestyle. Infine i contributi di artisti del territorio che sono “passati”, come Sebastiano Pelli, a lasciare il suo manifesto “living together”,  Filippo Nardi, in arte Skino, già protagonista insieme a Insane, anche lei presente con i suoi fenicotteri rosa, dell'intervento ai giardini di Via Gramsci. Grande contributo anche da Traumrat, giovane artista che ama muoversi nei circuiti underground ma stavolta è uscito allo scoperto. Le reazioni dei ragazzi sono state spontanee: “Questo parcheggio ora è molto meglio, anche se noi un giorno non ci saremo più qui, lo lasceremo migliore ai ragazzi che verranno”.

“È un po' come dipingere a casa nostra”.

“Ma quando lo dipingiamo tutto?”.

“A Settembre lo rifacciamo”.

Non ho mai sentito dire così tante volte da dei ragazzi GRAZIE” - afferma Cristina Cecchi, operatrice di strada da oltre quattro anni. Matteo Ceccherini, coordinatore del progetto di Educativa di strada, aggiunge: “Questi interventi, realizzati dagli operatori insieme agli adolescenti che vivono gli spazi interessati, hanno mostrato di essere efficaci nel diminuire una serie di atti vandalici che, con l'abbandono e il degrado, tendono a aumentare nel tempo”.

Per gli educatori di strada - conclude Ceccherini - queste iniziative sono occasioni per stringere rapporti di fiducia con ragazzi e ragazze e poter intervenire non solo sugli spazi fisici, ma anche sui fenomeni dell'abbandono scolastico e della dispersione”.

“La street art - ha dichiarato l'Assessora alle Politiche Sociali di Colle di Val d’Elsa Enza Errico - è capace di veicolare messaggi di coesione sociale, di essere spazio educativo e di costruzione di nuove buone pratiche”.

"Un secondo intervento, quello nel parcheggio di via Bilenchi, che ha visto protagonisti i ragazzi del Progetto Piglia Bene di Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa insieme al Comune. Una sinergia che si muove pensando e potenziando gli interventi educativi per i giovani, per il loro futuro e per rendere la nostra città migliore e più partecipata”.

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Pubblicato il 28 giugno 2021

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