Il Parco Fluviale dell'Elsa, una passeggiata tra le Vene, le Caldane ed il Sentierelsa
Abbiamo fatto una passeggiata da Le Vene, passando per Le Caldane ed il Sentierelsa con il direttore scientifico del parco Marino Centini, che ci ha raccontato le particolarità del parco
La natura toscana offre innumerevoli occasioni di trascorrere giornate all’aperto piene di attività entusiasmanti o rilassanti adatte a tutte la famiglia. Se sei alla ricerca di un luogo dove coniugare avventura, gioco e attività outdoor senza troppo impegno fisico, il Parco Fluviale di Colle di Val d’Elsa è perfetto. Situato nel tratto urbano di Colle Val d’Elsa, il parco è una delle aree protette e delle riserve naturali di questo territorio. All’ombra dei suoi alberi, il fiume Elsa prende vita grazie all'afflusso delle Vene e aumenta la portata delle acque, che si fanno turchesi e brillanti.
L'area naturale è protetta e di interesse locale, il Parco Fluviale dell'Alta Val d'Elsa è stato istituito, per volere dell'Amministrazione Comunale di Colle di Val d'Elsa, dalla Regione Toscana con deliberazione del Consiglio regionale n. 256 del 16/07/1997.
Abbiamo fatto una passeggiata da Le Vene, passando per Le Caldane ed il Sentierelsa con il direttore scientifico del parco Marino Centini, che ci ha raccontato le particolarità del parco.
Le Vene
Sono il luogo dove sorge l’acqua. Ultimamente è il posto meno turistico, quello più amato dai colligiani, una vera e propria piazza della città dove molti si incontrano e trascorrono intere giornate qui.
Le Caldane
Sono una piscina con l'acqua tiepida e terapeutica che una volta faceva parte di un complesso termale. Le antiche terme etrusche e romane furono distrutte dalle truppe senesi nel 1260. Due secoli dopo alcuni monaci ripristinarono le vasche, nuovamente restaurate nel XIX secolo. Il posto è molto piccolo, una sorta di piscina con tanto di scaletta di ferro contenuta all'interno di un muretto di pietra che contiene altre due vasche più piccole.
SentierElsa
È lungo circa 4 km, il percorso inizia dal Ponte di S.Marziale, con il Callone Reale, la “Steccaia”, sono due opere di ingegneria idraulica che fin dall’XI secolo incanalarono le acque del fiume nelle “gore”, canali artificiali che portano l’acqua verso la città e che nel corso dei secoli sono serviti ad alimentare energia per mulini, cartiere, ferriere e altre attività artigianali e industriali. Il sistema idraulico originale è stato oggetto di un restauro nel corso del XVII secolo voluto dal Granduca di Toscana Ferdinando I° De’ Medici.
Diversi sono i punti caratteristici che sono toccati dal percorso attrezzato e che fino a qualche decennio fa hanno costituito il “mare dei colligiani”. Subito dopo la “Steccaia” troviamo il “Diborrato”, dove le acque dell’Elsa subiscono un brusco salto creando una cascata di circa 15 metri formando una sorta di piccolo lago profondo circa 10 metri. Troviamo quindi la “Grotta dell’Orso”, la “Conchina”, il “Masso Bianco”, la “Nicchia” e la “Spianata dei Falchi”. Lungo il percorso, dotato di cartellonistica esplicativa si trovano anche diversi attraversamenti del fiume.
Il fiume è balneabile e specialmente in estate è meta di molti bagnanti in cerca di refrigerio, ottima scelta per trascorrere qualche ora immersi nella natura e nel fresco.
Le curiosità sul SentierElsa
Il colore dell’Elsa
Come è facile da vedere l’acqua ha 42 gradi di durezza, termine che si utilizza per descriverla sotto un profilo calcareo. Il calcare sciogliendosi si deve attaccare ad una forma solida ed inizia a fare una sottospecie di incrostazione. Queste incrostazioni sono un motivo per il quale si producono delle “alghe”. Questo fenomeno è ben visibile sotto il ponte di San Marziale. L’acqua scorrendo, passandoci e toccando le alghe crea una reazione chimica e così si colora, ecco perché si chiama il fiume con l’acqua turchese.
Le Vasche
L’acqua quando scende inizia a formare delle vasche, nonostante sia sempre in movimento, queste sono aree calme. La nostra, quella dell’Elsa, è un’acqua pulitissima, nella quale ci sono molte libellule, che sono il segno di pulizia. Quindi, non si deve pensare che in queste acque ci sia un’acqua stagnante, ma è sempre in movimento.
La Lapide dei Medici
All’inizio del sentiero per i più attenti è possibile scorgere una lapide creata dai Medici, è stata istallata durante la realizzaizone della steccaia. Alcuni decenni fa alcuni provarono a rubarla. È testimonianza dell’importanza sotto un profilo anche economico del fiume.
Il vero centro della città
È un parco naturale in pieno centro storico che attraversa tutto il centro urbano di Colle di Val d’Elsa. Tra le altre attrazioni di Colle, il parco dell’Elsa, risulta tra le più visitate. Questa è la vera particolarità, non esiste sul territorio nazionale, un parco naturale che sia perfettamente inserito nel contesto urbano.
Il diborrato
La cascata del diborrato era il palcoscenico delle prove di coraggio dei colligiani. Si tuffavano dalla cima della cascata, accade ancora oggi, come è possibile vedere frequentemente.
I luoghi dove sostare
Se sentite la necessità di sostare, di rimanere un po’ lungo il fiume con la possibilità di rinfrescarsi, forse, la miglior soluzione è andare a Le Caldane o Le Vene. Per quanto riguarda il SentierElsa le migliori postazioni sono sopra la casta del diboratto e per ricercare tranquillità è possibile avvinarsi al Ponte di Spugna. Dentro il SentierElsa, inoltre, è richiesto particolare silenzio, quindi anche per grandi compagnie e gruppi di amici è consigliabile andare a Le Vene o Le Caldane. Il SentierElsa per la maggior parte del tratto si trova all’ombra, quindi, se ricercate del sole per abbronzarvi meglio recarsi a Le Vene, area nella quale ci sono grandi spazi per sdraiarsi sotto il «solleone».
Lodovico Andreucci
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Pubblicato il 3 luglio 2021