Il Primo Maggio a Mensano diventa una mostra. E intanto manca poco all'edizione 2018

Si celebra ancora oggi a Mensano, piccolo borgo nel Comune di Casole d'Elsa, la festa del Primo Maggio ma la sua è una tradizione lontana, che risale ai primi anni del '900

 
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La storia

E' nata ai tempi dei movimenti popolari tra contadini, braccianti e modesti artigiani. E' nata al tempo della "Società del Barile", la prima proposta di spaccio cooperativo, e al tempo della Società di Mutuo Soccorso, associazione di volontariato e assistenza umanitaria. La festa del Primo Maggio di Mensano viene organizzata in questo contesto, come momento di aggregazione e di ritrovo.

A quel tempo il tutto si svolgeva ai piedi del paese, nello spazio dove poi è sorto il podere di Santa Maria Maddalena. Le due guerre mondiali avevano interrotto per un periodo questa tradizione che poi è stata recuperata con rinnovato entusiasmo dagli abitanti del paese, con il "campanone" che suonava all'alba per un'ora intera, quando nelle campagne si cantava in ottava rima. La festa è dunque ripresa, passando di casolare in casolare, con canti e rinfreschi ad ogni sosta per la soddisfazione dei cantori e degli ospiti.

Quest'anno l'usanza viene onorata con tante persone che si ritrovano al Poggio di Castiglioni (o Poggio del Deposito) per una sana merenda all'aperto, allietata dalle musiche della Banda Sonora La Ginestra di Poggibonsi.

La mostra fotografica

Venerdì 27 aprile alle ore 17.00 nella Biblioteca comunale degli Intronati di Siena (via della Sapienza, 3) verrà inaugurata la mostra fotografica “Mensano Primo Maggio. 1963 – 1975” di Ferruccio Malandrini che sarà visibile, a ingresso gratuito, da sabato 28 aprile a sabato 26 maggio (da lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19, lunedì 30 aprile e il sabato dalle 9 alle 13, chiusa nei festivi).

All’inaugurazione, insieme al fotografo Ferruccio Malandrini, interverranno Pietro Clemente e Maria Luisa Meoni, già docenti di Antropologia all’Università di Siena; Francesco Faeta, docente di Antropologia culturale e visiva presso l’Università di Messina e Direttore della Scuola di etnografia visiva presso l’Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata di Roma, e Roberto Barzanti, presidente del CdA della Biblioteca.

Si tratta di un progetto fotografico che vede l’autore documentare e interpretare per alcuni anni, dal 1963 al 1975, la festa del Primo Maggio a Mensano. Le fotografie rivelano il passaggio da festa a rito con un’intensa presenza popolare e testimoniano le forme collettive di questa partecipazione umana e corale.

Puntualmente chiarito e commentato da Maria Luisa Meoni, che si sofferma, in particolare, sulla parte più nota e suggestiva della cerimonia: le esecuzioni della banda in piazza, inframezzate da cori, la formazione del corteo che attraverso il paese dirigendosi al poggio di Castiglioni dove, in uno spiazzo erboso, la festa culmina in una merenda, predisposta anche per parenti, amici e ospiti occasionali, che di anno in anno diventano sempre  più numerosi. Una partecipazione che coinvolge tutti gli abitanti del paese al di là delle appartenenze politiche, perché è essenziale  contribuire alla continuità di una tradizione profondamente sentita.  Perché, come afferma Susan Sontag «La forza della fotografia è nel conservare, passibili di indagine, momenti che il normale fluire del tempo sostituisce immediatamente».

L'allestimento, composto da 80 fotografie, fu oggetto di una mostra a Siena già nell’agosto del 1980 durante la Festa de l’Unità, e nel 1983 nella biblioteca della Standford University di Firenze. Nel gennaio del 2017 le fotografie sono state nuovamente stampate e alcune nuove immagini arricchiscono la prima edizione.

A corredo della mostra un libro con testi di Pietro Clemente, Francesco Faeta, Maria Luisa Meoni, oltre a un contributo di Roberto Barzanti.

Programma dell'edizione 2018

ore 8.30 - Colazione "al Cencaolo"
ore 16.00 - Merenda sul Poggio del Deposito a base di ribollita, salumi e salsicce alla brace. Canti e musiche con la Banda Sonora La Ginestra di Poggibonsi

Pubblicato il 23 aprile 2018

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