Immobile detenuto all'estero non correttamente dichiarato
Sempre alta l'attenzione delle Fiamme Gialle sul territorio senese, attuata con un diuturno controllo economico del territorio volto a garantire, soprattutto nell'attuale contesto, l'economia sana del Paese
Operando in tale ambito i militari della Tenenza di Chiusi Scalo, poco tempo addietro avevano sottoposto a controllo stradale un SUV di grossa cilindrata procedendo, successivamente, a verificare la congruità della capacità economico-reddituale dell’intestatario. Rilevato dalle banche dati a disposizione che si trattava di una famiglia con un reddito di modesta entità, tra l’altro caratterizzata dall’assenza di recenti disinvestimenti, sono subito partiti gli approfondimenti del caso: al contribuente è stato chiesto di fornire giustificazioni sia con riguardo all’origine delle somme utilizzate per l’acquisto dell’auto, sia del corrispettivo contestualmente investito per l’acquisto di un immobile senza necessità di ricorrere all’accensione di alcun mutuo bancario. L’interessato è stato agevolmente in grado di dimostrare la liceità delle cospicue risorse finanziarie investite: si trattava infatti della liquidazione di un’eredità formalizzata all’estero e, pertanto, non registrata negli archivi nazionali del Fisco; in particolare quanto investito derivava dalla vendita di un immobile all’estero posseduto, pro-quota insieme ad altri eredi stranieri, dal decesso dell’originario possessore sino alla successiva vendita. Il contribuente si era però dimenticato di indicarne il valore nell’annuale dichiarazione dei redditi, presupposto necessario per determinare l’IVIE (Imposta sul valore degli Immobili situati all’Estero) dovuta, tributo che le persone fisiche residenti in Italia devono versare all’Erario qualora posseggano immobili all’estero, a qualsiasi uso destinati.
Anche questa volta, grazie al prezioso contributo agli strumenti informatici in uso al Corpo ed alla minuziosa attività di controllo eseguita sul territorio, è stato possibile individuare la posizione di un contribuente che, sebbene non avesse posto in essere forme insidiose di evasione, aveva comunque omesso di adempiere ad un adempimento che comporta anche il mancato versamento di un tributo patrimoniale.
Il valore complessivo dell’unità immobiliare oggetto di monitoraggio è risultata ammontare, pro-quota ed in ragione alla frazione dell’effettivo periodo di possesso, a circa 250mila euro e il contesto è stato prontamente segnalato all’Agenzia delle Entrate per il recupero di quanto dovuto all’Erario. L’attività svolta dai Finanzieri si inquadra nell’ambito della strategia, messa in atto dal Comando Provinciale di Siena finalizzata anche a contrastare, attraverso il monitoraggio fiscale, l’evasione fiscale nel settore degli investimenti internazionali.
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Pubblicato il 14 giugno 2021