Imprenditori under 30, intervista a Marco Viani
Per concludere le nostre interviste ai giovani imprenditori valdelsani under 30, abbiamo intervistato Marco Viani classe 1992 il proprietario della barberia "Da I’Moro" che insieme ad altri due dipendenti (classe 1997 e 1991) ha portato un concetto nuovo di barberia.
È la prima volta che apre un’attività da solo?
«Sì, anche se ho fatto molta gavetta ed ho sempre lavorato in questo settore. Sostanzialmente da quando ho sedici anni ho le forbici ed il rasoio in mano, per lavoro. Circa sette anni fa mi sono appassionato ad un nuovo sistema della cura della barba. Prima c’era un’idea molto più semplice legata al taglio della barba e dei capelli. Tutta la squadra ha seguito specifici corsi legati alla cura della barba, dall’affilatura del rasoio alle varie tipologie di taglio».
Qual è il concetto che sta alla base della sua attività?
«Vogliamo dare un input: radersi non è una semplice necessità, ma è uno stile, quello di prendersi cura di sé qui. Noi non facciamo la barba in dieci minuti, si va dalla mezz’ora ad un’ora di tempo. È una vera e propria esperienza, un rituale. La nostra filosofia è legata ad un momento durante il quale ti dedichi solamente a te stesso».
Quando è nata la decisione di aprire l’attività?
«La scelta non è stata di getto, perché in realtà è stata un’evoluzione, come in tutte le attività si parte da un’esperienza. Vorrei, però, sottolineare che l’attività è mia, ma non riesco a parlare al singolare. La forza è di tutta la squadra. È grazie alla squadra se siamo arrivati a fare questo bel lavoro. Piano piano ci siamo fatti conoscere ed ora siamo a livelli che possiamo definire medio-alti. I primi passi non sono stati semplici, anche perché essendo di Certaldo non conoscevo molte persone a Poggibonsi. A maggior ragione introducendo anche un concetto totalmente nuovo in città. Credevamo che, però, ci volesse più tempo per partire bene, invece ora abbiamo viaggiato a gonfie vele fin da subito».
Quali sono i principi fondamentali della sua attività?
«Stile e concetto, ma soprattutto puntare sui rapporti umani. Siamo molto legati al rapporto con la clientela. Alla base di tutto ci deve essere il rapporto amicale con il cliente. I nostri clienti sono molto affezionati a noi, questo è stato verificato anche ultimamente. Post Covid abbiamo avuto dei ritmi altissimi, dalle sette mezzo di mattina fino alle dieci e mezzo di sera. Se non ci fosse stato un rapporto forte con il cliente sarebbe stato parecchio difficile».
Lodovico Andreucci
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Pubblicato il 7 agosto 2020