La crisi economica è stata molto dura nella provincia di Siena ed in particolare in Val d’Elsa. Gli indicatori certificano che la ripresa è in corso, con alcuni comparti, che danno i primi segnali positivi. E’ dunque il momento di mettere in campo ulteriori riforme e strategie, confrontandosi sui provvedimenti idonei a dare maggior velocità a questo percorso virtuoso. In questo quadro appena descritto Api (Associazione Piccole e medie Imprese) e Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato) hanno colto la necessità di un incontro tra le imprese della Val d'Elsa e le istituzioni, in modo da trovare insieme nuove strategie.

Fabio Petri, presidente della Cna, ha parlato nel suo lungo intervento introduttivo di «tornare alle motivazioni originali per cui le associazioni di categoria sono nate». Collaborare quindi, muoversi insieme verso un obiettivo comune. Su questa scia, sono stati infatti sollevati problemi relativi alle tasse locali (soprattutto sui rifiuti). Gli altri temi toccati riguardano le infrastrutture, il futuro dello sviluppo economico della provincia di Siena. Oltre ad agricoltura e turismo (che potrebbero essere definiti i cavalli di battaglia di questa zona), non bisogna dimenticarsi della produzione e della manifattura. «Il panorama economico regionale - spiega Petri - non può non includere anche la Valdelsa. Bisogna alzare la testa e guardare al futuro come un'entità unica, nel suo insieme».

Erano presenti e sono intervenuti David Bussagli (sindaco Poggibonsi), Stefano Scaramelli (consigliere regionale), Paolo Canocchi(sindaco Colle Val d’Elsa), Simone Bezzini (consigliere regionale), Lorenzo Giotti (presidente Api) e Leonardo Marras(capogruppo Pd consiglio regionale).

Pubblicato il 10 febbraio 2016