Incidente stradale sull'Autopalio: dimessi i 16 pazienti ricoverati a Campostaggia

«Sono stati momenti complessi, di comprensibile preoccupazione per il numero di feriti che cresceva sotto i nostri occhi, ma la collaborazione da parte di tutti gli operatori e delle strutture coinvolte come il pronto soccorso, la radiologia, il laboratorio e la chirurgia, è stata esemplare», ha commentato il direttore del presidio ospedaliero di Campostaggia dell'Ausl Toscana sud est Simonetta Sancasciani

 
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Sono stati dimessi questa mattina, 23 maggio, i 16 pazienti complessivi ricoverati presso l'ospedale Alta Valdelsa di Poggibonsi, in seguito all'incidente stradale verificatosi ieri sull'Autopalio, dovuto al ribaltamento del bus su cui viaggiavano.

I 16 pazienti (13 di nazionalità russa e 3 provenienti dall'Armenia) trasportati d'urgenza all'ospedale di Campostaggia, attivato in modalità di maxiemergenza, hanno ricevuto subito le prime cure.

Di questi feriti, 14 erano lievi (codici verdi) e 2 un po' più gravi (codici gialli). Per l'accoglienza è stato attivato subito l'interpretariato, garantito per tutta la durata della loro degenza. Hanno dato la loro completa disponibilità anche due operatrici di madre lingua russa che hanno favorito i primi contatti con i feriti.

Già dal primo pomeriggio di ieri è arrivato in ospedale un delegato dell'Ambasciata russa per portare conforto e fornire la necessaria assistenza amministrativa ai propri connazionali.

«Sono stati momenti complessi, di comprensibile preoccupazione per il numero di feriti che cresceva sotto i nostri occhi, ma la collaborazione da parte di tutti gli operatori e delle strutture coinvolte come il pronto soccorso, la radiologia, il laboratorio e la chirurgia, è stata esemplare - ha commentato il direttore del presidio ospedaliero di Campostaggia dell'Ausl Toscana sud est Simonetta Sancasciani -. Hanno dato un valido aiuto anche colleghi che non erano in servizio e che si sono presentati spontaneamente in ospedale. Siamo stati sempre in contatto con la direzione sanitaria e la centrale operativa 118. Dispiace per chi non c'è più».

Pubblicato il 23 maggio 2019

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