Indagine sul totano gigante all'Isola d'Elba, era lungo 149 centimetri
Qualche settimana fa si era spiaggiato, morto probabilmente per cause naturali
l 17 marzo scorso, è stato rinvenuto spiaggiato un grande esemplare di totano (foto successiva del ritrovamento) presso la spiaggia di San Giovanni, a Portoferraio (Isola d’Elba); si tratta della specie Ommastrephes bartramii (Lesueur, 1821), volgarmente chiamato totano nero, un mollusco cefalopode appartenente alla famiglia Ommastrephidae. Questa specie vive lungo la colonna d’acqua di zone temperate e subtropicali degli oceani, compreso il Mar Mediterraneo. L’esemplare, dopo essere stato recuperato da Valeria Paoletti dell’associazione Elbamare-Cavo Diving, è stato portato presso i laboratori Arpat del Settore Mare a Livorno per la raccolta dei dati e del materiale biologico. Il totano risultava essere in un discreto stato di conservazione, ad eccezione di una lacerazione nella parte apicale del mantello, probabilmente avvenuta dopo la morte dell’animale; inoltre, sul mantello erano presenti segni di ventose, indice di un probabile contatto con un altro cefalopode.
Altri esemplari della stessa specie sono stati recuperati o segnalati nell’area Toscana:
Maggio 2009: un esemplare di femmina matura pescata da un’imbarcazione livornese con la pesca a strascico, lunghezza totale 132 cm e peso di 4,8 kg.
Febbraio 2020: grande esemplare nei pressi del Parco della Maremma.
Luglio 2021: un esemplare femminile pescata a strascico a circa 400 m di profondità a Porto Ercole e recuperato dal Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno, lunghezza totale 155 cm, 6,7 kg.
Agosto 2021: due esemplari pescati da un’imbarcazione livornese con la pesca a circuizione, di lunghezza totale 33 cm e 12 cm.
Al momento questi esemplari di totano nero risultano essere gli unici ufficialmente segnalati per la nostra regione e questa informazione risulta particolarmente importante per la biodiversità marina toscana. Infatti, benchè si tratti di una specie piuttosto comune ed abbastanza diffusa, sono poche e parziali le informazioni su questo totano che derivano dalla pesca a strascico; molto più rari sono gli studi basati direttamente su campionamenti pelagici, ovvero lungo la colonna d’acqua fino a 200m o più in profondità (anche 500-1000m).
Copyright © Valdelsa.net
Potrebbe interessarti anche: Rubano le offerte dei fedeli: fermata e denunciata dalla Polizia di Stato una coppia di polacchi
Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie
Pubblicato il 7 maggio 2022