Indagini sull'area archeologica di Semifonte, a che punto siamo?
Semifonte era una città fortificata, la cui presenza, in prossimità delle grandi vie di comunicazione del tempo, veniva vista come un ostacolo dalle grandi città dell’epoca. Fu rasa al suolo agli inizi del XIII secolo dall'esercito fiorentino, ma sul territorio rimangono tuttora, a vari livelli di profondità, i resti archeologici. Semifonte viene ricordata simbolicamente, dal 1597, dal memoriale della Cupola di San Michele Arcangelo, situata nel Comune di Barberino Val d’Elsa
Si torna a parlare di Semifonte, domenica 30 settembre alle ore 9.30, nella chiesa dei SS. Tommaso e Prospero di Certaldo, con l’incontro “Il Progetto Semifonte - presentazione della campagna 2018 - ricerca, didattica e comunicazione nel loro contesto”. L’iniziativa servirà a fare il punto sulle indagini su una delle aree archeologiche più ambite dagli studiosi, che si svolgono attraverso la collaborazione del team di archeologi fiorentini e polacchi, condotto dal professor Guido Vannini, sostenuto dalla volontà delle amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa e di Certaldo, con il supporto del Consiglio regionale della Toscana, del gruppo archeologico Achu e del CNR, per valorizzare insieme l’area di Semifonte sul piano storico-culturale e turistico.
Semifonte era una città fortificata, la cui presenza, in prossimità delle grandi vie di comunicazione del tempo, veniva vista come un ostacolo dalle grandi città dell’epoca. Fu rasa al suolo agli inizi del XIII secolo dall’esercito fiorentino, ma sul territorio rimangono tuttora, a vari livelli di profondità, i resti archeologici, situati prevalentemente nel territorio del Comune di Certaldo. Semifonte viene però ricordata simbolicamente, dal 1597, dal memoriale della Cupola di San Michele Arcangelo, situata nel Comune di Barberino Val d’Elsa al confine con Certaldo, una piccola cappella a pianta ottagonale, coronata da una cupola, che riproduce esattamente quella della Cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore in proporzioni di 1 a 8, realizzata su progetto di Santi di Tito.
«Fin dal 2015, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, le amministrazioni comunali hanno rinnovato il loro impegno per Semifonte - spiega il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini - per la riscoperta e valorizzazione di questo patrimonio culturale. Il progetto di prospezione e ricerca archeologica va in questa direzione: accrescere le informazioni su quest’area per poter valutare interventi di valorizzazione futuri».
«E’ il secondo atto di un importante progetto di rete - spiega il sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi - nato dalla fusione di obiettivi istituzionali e percorsi di ricerca di rilievo internazionale. L’obiettivo è identificare le origini e ricostruire i tasselli mancanti di quella pagina di storia valdelsana ancora avvolta nel mistero, ai confini con la realtà; realizzare un’importante opera di diffusione della conoscenza di uno dei tesori del nostro territorio attraverso uno studio che si avvale di strumentazioni sofisticate e innovative come il georadar».
Questo il programma che si svolgerà, con ingresso libero, domenica 30 settembre in Palazzo Pretorio: si inizierà alle ore 09:30 con i saluti di apertura di Giacomo Cucini e Giacomo Trentanovi rispettivamente Sindaco di Certaldo e Sindaco di Barberino Valdelsa, Michele Bueno funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, quelli di Fabio Dei Presidente della Società Storica della Valdelsa e Giancarlo Nutini Presidente di Pro Loco Barberino Val d’Elsa - Gruppo Archeologico Achu. Successivamente Guido Vannini dell’Università di Firenze interverrà su “il progetto Semifonte in Valdelsa”, mentre Silvia Leporatti e Andrea Vanni Desideri sempre dell’Università di Firenze (Comitato Scientifico Leonardo 2019 Empolese-Valdelsa) parleranno di “Paesaggi in trasformazione tra il Medioevo e l’età di Leonardo: dalla ricerca alla comunicazione”. A seguire Thomasz Herbich e Dariusz Glowka dell’Istituto di Archeologia e Etnologia presso l’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia e Salvatore Piro del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Istituto per Tecnologie Applicate ai Beni Culturali di Roma parleranno di “Problemi storici e metodi innovativi per la ricerca: Semifonte e Sandomierz”.
A conclusione di questa giornata di ricerca didattica ci sarà l’intervento di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana.
Pubblicato il 18 settembre 2018