Inquinamento ambientale, Poggibonsi dice no con 2mila nuovi punti luce 'green'

«Una svolta green - dice l'assessore all'ambiente Roberto Gambassi - che guarda al miglioramento della pubblica illuminazione e alla sua sostenibilità sia ambientale che economica. Il 35% circa dei punti luce presenti sarà rinnovato con l’introduzione di nuove tecnologie che andranno a sostituire le vecchie a Sodio e Mercurio. Questo consentirà di avere una illuminazione più efficace, di ridurre le emissioni in atmosfera e di produrre risparmi sulla spesa pari a circa il 66%»

 POGGIBONSI
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Quasi 2mila nuovi punti luce per potenziare il servizio e abbattere inquinamento ambientale e spese. E’ in gara il progetto di efficientamento della pubblica illuminazione finanziato con oltre 1 milione di euro dall’Amministrazione Comunale di Poggibonsi. 

«Una svolta green – dice l’assessore all’ambiente Roberto Gambassi - che guarda al miglioramento della pubblica illuminazione e alla sua sostenibilità sia ambientale che economica. Il 35% circa dei punti luce presenti sarà rinnovato con l’introduzione di nuove tecnologie che andranno a sostituire le vecchie a Sodio e Mercurio. Questo consentirà di avere una illuminazione più efficace, di ridurre le emissioni in atmosfera e di produrre risparmi sulla spesa pari a circa il 66%. Un beneficio dunque, oltreché per i bilanci, soprattutto per la salute dei cittadini e della comunità, un servizio migliore e capace di limitare le emissioni».

Il progetto in gara (finanziato con le variazioni di bilancio di luglio 2019) riguarda la parte nord della città e nel dettaglio interessa 1.984 punti luce, oltre 1/3 dei poco meno di 6mila vecchi corpi illuminanti che sono ancora attivi a Poggibonsi. «Si tratta - spiega l’assessore Gambassi - di un primo stralcio progettuale di un programma di efficientamento che interessa tutta la città. Una volta conclusa l’operazione con l’estensione delle nuove tecnologie a tutto il territorio, l’impatto sarà potente con un abbattimento di gas serra pari a circa 700mila tonnellate CO2 equivalenti e con un risparmio diretto di oltre 300mila euro ogni anno che si implementerà con altre forme indirette di recupero delle risorse».

«Questo intervento - prosegue l’assessore - si sviluppa nel solco di azioni già promosse introducendo una progettualità più marcata in chiave di sostenibilità ambientale e qualità urbana e della vita dei cittadini». Fondamentale in tutto il percorso il censimento degli impianti di pubblica illuminazione promosso negli scorsi anni l’Amministrazione e che rappresenta un database fondamentale in termini di conoscenza e progettualità. Dal censimento si sono originati interventi di manutenzione e di restyling ma anche la definizione del progetto complessivo di efficientamento e di rinnovamento. Inoltre a Poggibonsi il percorso di riqualificazione portato avanti negli anni ha portato già alla sostituzione dei lampioni presenti con altri al led. I progetti hanno riguardato via Redipuglia e viale Marconi dove l’introduzione delle nuove tecnologie ha prodotto una contrazione di costi e consumi energetici di quasi il 60%. Nei soli punti luce di viale Marconi si sono attivati risparmi significativi passando dai circa 10mila euro di spesa del 2015 ai poco più di 4mila del 2018.

«Adesso si tratta di rendere organica e sistematica questa tipologia di intervento. Una svolta con cui ci facciamo carico delle esigenze dei cittadini di oggi e di domani attraverso scelte sostenibili e responsabili - prosegue l’assessore all’ambiente - Il nostro impegno in tal senso è prioritario e declinato in un complesso di azioni che sta prendendo forma e che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Azioni che puntano alla sensibilizzazione dei cittadini tutti, delle imprese e delle attività commerciali verso l’adozione di atteggiamenti nobili riguardo la sfera ambientale, azioni che coinvolgeranno nell’organizzazione anche associazioni di pensionati, immigrati, della cultura, dello sport. Tutto muoverà però dal mondo della scuola, dai giovani poggibonsesi nelle scuole elementari e medie. E’ in loro che risiede la massima consapevolezza delle buone pratiche ambientali ed è in loro che può essere rafforzato l’impegno a preservare e valorizzare i temi che incidono sulla loro, futura e lunga, qualità della vita, senza dimenticare la loro influenza nel far ragionare di più anche i loro genitori e nonni. Un impegno culturale deciso e consistente, non solo ambientale».

Pubblicato il 18 dicembre 2019

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