Insieme Poggibonsi su Piazza Mazzini: «Pochi posteggi, autobus bloccati e disagi per i disabili»

«Possiamo ora giudicare la nuova Piazza Mazzini come un progetto frettoloso, fatto non per i cittadini ma per essere sbandierato in campagna elettorale - conclude Insieme Poggibonsi -. Un progettino mai discusso in Consiglio comunale, che ha cancellato parte della storia della nostra città: il lavoro dell'Architetto Del Zanna, un simbolo della Resistenza come era la fontana, un piccolo polmone verde composto da alberi imponenti quali erano i cedri»

 
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La lista civica Insieme Poggibonsi interviene sulla nuova Piazza Mazzini. «Come lista civica, forza di opposizione responsabile da ormai 5 anni, abbiamo aspettato la fine dei lavori per giudicare la nuova Piazza Mazzini. Prima di esprimerci sul progetto completato, prendiamo in prestito dal sito del Comune la descrizione della vecchia Piazza Mazzini: E' la piazza nata interamente nell'area rasa al suolo dai bombardamenti aerei del 1943-1944 a simboleggiare in chi ne decise la costruzione, una volontà di rinascita e di affermazione della città. Primo elemento la nuova stazione ferroviaria, progettata dall'architetto poggibonsese Carlo del Zanna, […] La parte superiore, che la separa da via Trento e dal Centro Storico, è schermata da due grandi aiuole, delimitate da un muretto, all'interno del quale si trovano alti cedri del Libano. La parte centrale è occupata dalla splendida fontana di Umberto Mastroianni, una delle dodici fontane ideate per altrettante piazze nei cinque continenti. La grande fusione in bronzo, che costituisce la tazza della fontana e che fu realizzata negli anni settanta, è omaggio ai valori della Resistenza».

«Il progetto di riqualificazione - si legge nella nota stampa -, realizzato all’interno degli uffici comunali, non ha riqualificato nulla, ma ha cancellato il progetto iniziale di Del Zanna, ha raso al suolo tutti gli alberi, ha tolto la fontana omaggio ai valori della Resistenza relegando la scultura bronzea in un angolo, tutto per lasciare posto a tre aiuole e un po’ di cemento. I posti auto che prima erano più di 50, sono stati ridotti a meno di 25, con grave ripercussione su tutta l’area dove i residenti sono costretti a girare per molto tempo prima di trovare un posteggio. La viabilità, come previsto da diversi tecnici e cittadini comuni, è peggiorata fortemente con gli autobus che non riescono più a girare e si scambiano a fatica e le macchine che per fermarsi alla posta creano intralcio al traffico, non essendoci più posteggi sufficienti».

«L’intervento di riqualificazione ha reso ancora più difficile gli spostamenti da e verso la stazione per le persone disabili - continua la lista civica -, sintomo di scarsa sensibilità verso i cittadini più deboli ed in barba alle norme sulle barriere architettoniche, così come  un po’ ovunque nel nostro Comune (marciapiedi stretti, con ostacoli vari tra lampioni, cassonetti o assenza di rampe di risalita). Le nuove piante, alberelli molto stentati che forse potranno regalare un po’ di ombra ai nostri nipoti, non impediranno al sole di riscaldare oltremodo questa piazza desolata. La nuova piazza ha sicuramente un unico pregio: è nuova. Rispetto alla vecchia piazza abbandonata da anni a se stessa, senza acqua nella fontana, senza cura alle piante, con sporcizia e asfalto divelto, questa nuova piazza appare splendida».

«Possiamo ora giudicare la nuova Piazza Mazzini come un progetto frettoloso, fatto non per i cittadini ma per essere sbandierato in campagna elettorale - conclude Insieme Poggibonsi -. Un progettino mai discusso in Consiglio comunale, che ha cancellato parte della storia della nostra città: il lavoro dell’Architetto Del Zanna, un simbolo della Resistenza come era la fontana, un piccolo polmone verde composto da alberi imponenti quali erano i cedri. Anziché riqualificare il progetto originario, mantenendone il disegno e le simmetrie, sostituendo le parti ammalorate e le piante malate, si è preferito radere al suolo e rifare tutto. Ogni tanto si vede il Sindaco Bussagli girare per la piazza con i tecnici per capire come far girare gli autobus senza che rimangano incastrati, come far funzionare le fontanelle senza che allaghino l’intera piazza, a mettere insomma una toppa ad un progettino simbolo fallimentare di questa Giunta Bussagli. Tra pochi mesi potrete votare un nuovo Sindaco ed una nuova idea di città, dove lavoro, sviluppo economico, decoro e valorizzazione del nostro passato saranno i punti fondamentali del nostro programma».

Pubblicato il 6 marzo 2019

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