Intervista a Gioia Poggialini di Debut abbigliamento

Per il ciclo delle interviste ad imprenditori sotto i trent’anni è la volta di Gioia Poggialini di "Debut Abbigliamenti" a Colle di Val d'Elsa, ma da poco anche a Poggibonsi

 GIOIA POGGIALINI
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Ci ritroviamo in Piazza Arnolfo insieme al suo principale consigliere e sostenitore, il suo fidanzato. Quella che stiamo per raccontare è certamente la storia di una donna che decide di inseguire un sogno, il suo sogno, ma è anche una storia d’amore. Di passione ed amore per la moda, ma anche di dolcezza, che la si può vedere e traspare dai racconti della giovane coppia. È ben visibile grazie all’emozione che hanno nel raccontare la loro storia, la storia di due innamorati, ma anche la storia di due imprenditori.

Stiamo per raccontarvi l’esperienza di chi decide di fare della sua vita il suo sogno e nel bene e nel male superare le difficoltà, superare le incertezze, anche quando tutto è contro, anche quando il vento tira forte, ma come tutti ben sanno i mari calmi non creano buoni marinai.

Gioia, perché ha deciso di aprire un negozio di abbigliamento?

«Ho aperto il 17 ottobre del 2019. La passione per la moda è dentro di me fin da piccola. Da bambina disegnavo solo vestiti ed abiti sui miei diari. Avrei voluto studiare moda, ma ho trovato subito lavoro – prima di aprire il negozio – in un ufficio. Non ero soddisfatta, avevo questo sogno nel cassetto ed a 23 anni ho deciso di aprirlo quel cassetto, lasciare un contratto a tempo indeterminato e vivere questo sogno, perché la moda da sempre è stata la mia passione».

Ha cambiato vita in poco tempo?

«In due mesi ho deciso di aprire il negozio. Investire tutti i risparmi in questo progetto. Mi sono detta: voglio cambiare la mia vita. Me ne dicevano di tutti i colori, “non aprire, sei troppo giovane”, “non aprire a Colle”, “hai 23 anni, ma sei sicura?”. Il mio ragazzo, però, mi ha dato sempre una mano ed è stato lui a darmi la forza per aprire».

Qual è stata la scintilla che ha fatto partire il progetto?

«Andiamo sempre a Napoli – con il mio ragazzo – e vedevamo molti negozi ed io guardando le vetrine sognavo di aprirne uno tutto mio. Un anno siamo andati in Sardegna, una ragazza mi ha fermato all’aeroporto e mi ha fatto i complimenti per come ero vestita e per la scelta. Lì si è accesa una lampadina e non si è più spenta».

E quindi dopo?

«Abbiamo fatto i conti da un punto di vista economico, una volta fatti ci siamo detti: se va bene, va bene, ma se va male, va male. Ci siamo comunque buttati in questa avventura. Fin dall’inizio è andata subito bene, siamo partiti con la quinta, anzi la sesta».

Quali sono stati i segreti per partire bene fin da subito?

«I social, ho cercato di investirci immediatamente. Faccio dei contest, anche con dei premi, molte storie Instagram».

Dopo pochi mesi ha aperto un negozio anche a Poggibonsi, giusto?

«Un giorno sono andata a Poggibonsi e mi hanno fermato una quindicina di ragazze, che mi conoscevano dai social. Quello stesso giorno ho visto un fondo in affitto e la mia testa è partita immediatamente. Il fondo era un’occasione e quindi nonostante il lockdown, un mese fa, esattamente il 22 di giugno ho deciso di aprire anche a Poggibonsi. La nostra clientela è raddoppiata. Abbiamo clienti da Empoli, Firenze, Chiusi, Siena, Arezzo, San Miniato, Foiano e molti altri luoghi, questo perché attraverso i social siamo raggiungibili a tutti».

Come si vede tra dieci anni?

«Il sogno è quello di aprire molti altri negozi, anche in altre città, avremmo voglia di Firenze, ma anche di Roma, perché facciamo molte spedizioni online su Roma. Ad oggi, però, mi sento estremamente fortunata, perché faccio ciò che amo ed ho delle persone insieme a me che mi amano e sostengono. Abbiamo tanti progetti futuri: negozi fuori dalla Toscana, ma anche creare un brand, pensare all’abbigliamento per bambini ed anche alla home. Il nostro punto di partenza, però, non lo lasceremo mai. Colle non la abbandoneremo mai è la nostra città, da dove siamo partiti e da qui in molti ci hanno dato la forza per andare avanti».

Lodovico Andreucci

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Pubblicato il 1 agosto 2020

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