Intervista a Gli Andreas, l'estrosa rock band di Colle di Val d'Elsa

Su Facebook scrivono ironicamente che «ogni concerto potrebbe essere l'ultimo, sia per il gruppo che per il pubblico». Basta scambiare quattro chiacchiere con loro per capire cosa intendono

 GLI ANDREAS
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Un trio eccentrico e travolgente, che sa bene come intrattenere gli spettatori. Sono Gli Andreas, band punk-rock della Val d’Elsa composta dal cantante Marcus Skemp, dal chitarrista Andrea Tabacco e dal batterista Matteo Lotti. Su Facebook scrivono ironicamente che «ogni concerto potrebbe essere l'ultimo, sia per il gruppo che per il pubblico». Basta scambiare quattro chiacchiere con loro per capire cosa intendono.

Come sono nati Gli Andreas?

Skemp: «Siamo amici da tanto tempo, pensa che abbiamo festeggiato 11 anni di amicizia su Facebook qualche giorno fa. Ci trovavamo spesso a casa di Tabacco con birre fredde e chitarre».

Tabacco: «Sì, esatto. Dovevamo combattere in qualche modo la noia della provincia e così abbiamo deciso di fondare il gruppo».

Cosa intendete esprimere con le vostre canzoni?

Tabacco: «La nostra musica vuole essere un catalizzatore delle frustrazioni dell’uomo medio, ma non abbiamo l’ambizione di descrivere tutti. Anzi, pensandoci bene forse sarebbe più corretto dire che esprimiamo solo le frustrazioni del nostro cantante…».

Skemp: «In effetti Tabacco ha ragione, esprimiamo più che altro le mie di frustrazioni. Poi comunque descrivere cosa volevamo comunicare nel momento in cui abbiamo creato la canzone è un po’ difficile, quelle che suoniamo dal vivo e che abbiamo mantenuto negli anni sono nate in cinque minuti».

Si tratta di un flusso di coscienza?

Skemp: «Sì, anche se forse sarebbe meglio chiamarlo flusso d’incoscienza».

Qual è il significato del nome del gruppo?

Skemp: «È molto semplice, all’inizio eravamo io e Andrea Tabacco con altri due ragazzi che suonavano basso e chitarra. Tre membri del gruppo su quattro si chiamavano Andrea, escluso me, così il nome è venuto spontaneo. Prima era The Andreas, poi in un impeto di sovranismo lo abbiamo chiamato Gli Andreas».

È uscito da poco “Soldi”, il vostro primo video, interamente autoprodotto e girato da voi.

Skemp: «Avevamo professionisti alle nostre spalle, anzi in noi stessi. Andrea Tabacco è molto esperto nella produzione video, infatti tutti i suoi video da artista solista se li fa da solo, e anche Matteo è un bravo fotografo, quindi non abbiamo avuto nessun problema».

Qual è il vostro rapporto con il territorio?

Skemp «Noi nasciamo in Gracciano Val d’Elsa, che è una frazione di Colle. È il luogo in cui c’è l’Associazione Mosaico, che dispone di sale prove e tutto l’occorrente. In quelle sale prove sono nati Gli Andreas».

La vostra musica a cosa si ispira?

Skemp: «Io ci metto le parole, e me le scordo. La composizione è del maestro Tabacco»

Tabacco: «E’ musica abbastanza situazionista, nel senso che da come va la serata prendiamo una specie di input e da lì viene fuori il pezzo. Non ci chiediamo quale debba essere il suo stile, anche se ovviamente ci muoviamo nell’ambito del rock ‘n’ roll, del punk, con un po’ di influssi elettronici»

Progetti per il futuro?

Skemp: «Ci piacerebbe suonare dal vivo anche in altre province, per convalidare la nostra tesi che le province si affratellano tutte nella loro provincialità»

Avete degli aneddoti particolari da raccontare?

Skemp: «Niente che ci ricordiamo. Abbiamo fatto diverse cose, ma sono svanite nella notte. Vederci dal vivo però è sempre divertente per tutti».

Vincenzo R. Battaglia

Pubblicato il 28 novembre 2019

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