Intervista all'83enne Antonio Benelli sui ritardi della vaccinazione
Sui ritardi dei vaccini agli over 80 arriva nella giornata di ieri un esposto in procura
Sui ritardi dei vaccini agli over 80 arriva nella giornata di ieri un esposto in procura. I Pm, quindi, indagano sugli “imbucati” nelle prenotazioni on line ed in particolar modo sull’Hub del Mandela. È diventato ormai un “cult” la conferenza stampa del governatore Giani e dell’assessore Bezzini tra “anda e rivieni”, prima escono dalla conferenza e poi ritornano. Abbiamo intervistato un 83enne valdelsano non ancora vaccinato, sul suo stato d’animo. Si chiama Antonio Benelli. Suo nipote Alberto Benelli ci ha portato nella sua casa.
Benelli, lei ancora non è stato vaccinato, perché?
«No, non sono stato vaccinato. Non lo so perché. Abbiamo fatto la domanda un mese fa al nostro medico di famiglia. Siamo in attesa di una sua chiamata».
È impaurito?
«No, non sono impaurito. Ricordo un momento nella mia vita ugualmente difficoltoso, ovvero la guerra, però, in quel frangente eravamo più giovani. Eravamo, forse, più spregiudicati. Ora sicuramente è peggio».
Avverte, comunque, la complicazione di non riabbracciare i suoi nipoti?
«Quello sì. Ho tre nipoti e questo mi manca. Ho voglia di poterli riabbracciare. La nostra famiglia rimane comunque unita, però, ci manca la quotidianità. Io sto sempre attento, porto sempre la mascherina, a parte quando sono da solo nel campo a lavorare, però, sento la mancanza di riabbracciare i miei nipoti».
Lodovico Andreucci
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Pubblicato il 2 aprile 2021