L'alternanza scuola-lavoro come un’occasione di divertimento e di formazione: l'esempio dell'Associazione Mosaico

Confrontarsi con dei professionisti, mettersi alla prova, provare a orientarsi tra le offerte e le possibilità cercando di capire cosa fare da grandi è molto difficile, soprattutto quando si è ancora tra i banchi delle superiori. L'alternanza scuola-lavoro è una delle misure rese obbligatorie dalla riforma della cosiddetta "Buona Scuola", che dovrebbe avere proprio la funzione di fare da ponte tra l'istruzione e i sistemi professionali, dando la possibilità agli studenti di sperimentare i concetti appresi soltanto teoricamente in aula

 
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Era stata introdotta nel 2003 e consiste in un periodo di formazione in aula e di un'esperienza concreta in un'azienda o all'interno di un'associazione. Le studentesse del Liceo Musicale E. S. Piccolomini di Siena (Lisa, Martina, Francesca e Chiara) e del Liceo Scientifico A. Volta di Colle di Val d'Elsa (Corinna, Eleonora e Sara) hanno deciso di approfittarne per svolgere, con una convenzione triennale, un periodo di stage presso l'associazione colligiana Mosaico. «Abbiamo avuto l’occasione - ci raccontano le ragazze che hanno partecipato - di lavorare con i soci di questa scuola di musica, instaurando anche un buon rapporto tra noi stagiste. Siamo state accolte da un ambiente solare, in cui persone di ogni età si sentono a proprio agio e trasmettono questa sensazione anche a noi. L’alternanza scuola-lavoro è efficace nel momento in cui ti permette di trovare soddisfazioni per un tuo ideale futuro. Alcune esperienze dei nostri compagni sono risultate negative, in quanto le strutture ospitanti non hanno offerto un’organizzazione adeguata nello svolgimento delle attività. Tutto questo ci ha portato a comprendere l’importanza di questa iniziativa: saper collaborare, aiutarci nei diversi lavori, cooperare insieme per raggiungere i risultati richiesti». 

Hanno svolto durante queste settimane varie attività, tra cui quella di contribuire all’organizzazione di alcuni eventi come MosaicON e il saggio finale della scuola si musica (alcune foto sotto). L'Associazione infatti, fondata nel 2003, porta avanti da sempre la promozione della cultura giovanile e delle espressioni artistiche e contemporanee in generale. Oggi vanta centinaia di iscritti ed è in grado di offrire una vasta gamma di corsi musicali, ma anche laboratori di fotografia, di pittura e molto altro ancora.

Anche le insegnanti Rita Petti e Federica Casprini, tutor rispettivamente del Liceo Musicale E. S. Piccolomini di Siena e del Liceo Scientifico A. Volta di Colle di Val d'Elsa, valutano in maniera assolutamente positiva questo tipo di esperienza. «Oltre alla qualità del percorso formativo - spiega la prima -, che è fondamentale e che era già stata testata precedentemente, agli studenti è stata presentata un'offerta davvero utile. In primis perché molti di loro non vengono da Siena ma dalla provincia e hanno avuto in questo modo la possibilità di prendere contatto con la realtà e col contesto che li circonda, individuandone gli ostacoli e le opportunità e mettendo alla prova le proprie abilità. Questa inoltre è stata la giusta occasione per provare ad essere più autonomi, comprendendo davvero e in concreto gli aspetti che in classe possono essere soltanto simulati e che non vi trovano spazio. Grazie a chi come Mosaico accoglie e dedica del tempo, con passione e generosità, alla formazione dei nostri studenti».

«Sono tre anni ormai che seguo il progetto di alternanza scuola-lavoro - afferma la professoressa Casprini - e devo dire che non ho ancora finito di imparare bene. All'inizio molti nel corpo docente sono stati diffidenti, ma ho riscontrato con sorpresa che questa per i ragazzi è davvero un'opportunità importante per capire meglio le professioni a cui sono interessati. Abbiamo scoperto che gli studenti facevano già delle attività nel periodo estivo; l'alternanza scuola-lavoro non fa altro che metterle a regime, le sviluppa e le valorizza. Lo stesso si può dire di Mosaico. Gran parte dei ragazzi già conoscevano l'ambiente e l'associazione, potremmo dire che erano di casa».

Pubblicato il 20 giugno 2017

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