L'Archeodromo continua a crescere: innovazione e storia per un villaggio carolingio sempre più grande

«Un percorso che prosegue e un progetto di archeologia pubblica improntato al rigore scientifico, sempre più noto a livello internazionale - dice Marco Valenti, professore dell’Università di Siena e direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea - e caratterizzato da attenzione mediatica e riconoscimento del mondo scientifico e accademico. Costantemente in crescita il numero di visitatori e di turisti. Sempre più numerosi gli studenti, oltre 7mila in questa primavera, che da tutta Italia prenotano qui le loro gite scolastiche. Archeologia come strumento di formazione, di didattica, di promozione turistica»

 POGGIBONSI
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L’Archaeological Open Air Museum di Poggibonsi continua a crescere con nuove strutture realizzate. Si è svolta sabato 21 settembre, l’inaugurazione delle ultime ricostruzioni all’Archeodromo di Poggio imperiale.

«Un progetto innovativo che passo dopo passo si implementa grazie alle tante sinergie e collaborazioni attivate – dice il sindaco David Bussagli – Abbiamo avviato la costruzione del villaggio carolingio alla fine del 2014 e ci avviciniamo al giro di boa con la realizzazione di quasi metà del progetto, articolato in maniera coerente ai dati archeologici prodotti da anni di ricerca. Un ringraziamento alla Regione Toscana, e in particolare al consigliere regionale Simone Bezzini e alla Vicepresidente della Regione Monica Barni, che ci ha sostenuto in questo lotto di lavori. Un ringraziamento al professor Marco Valenti e a tutta la sua squadra che con la consueta professionalità e dedizione porta avanti questo progetto di archeologia pubblica che è diventato fulcro di una progettualità di lungo respiro che riguarda Poggio Imperiale e in cui storia e identità diventano leve di crescita e di sviluppo».

«Sono davvero felice di poter inaugurare questo quarto lotto dei lavori dell'Archeodromo di Poggio Imperiale che, arricchendo il villaggio carolingio di nuove ricostruzioni, consente una ulteriore crescita di un museo all'aperto, unico nel suo genere. – dichiara la vicepresidente della Regione Monica Barni -  E' proprio per la sua forte carica innovativa che la Regione sostiene con convinzione questo progetto di archeologia pubblica dedicato all'alto medioevo, un progetto che tiene insieme, lo voglio sottolineare, rigore scientifico e esigenze didattico-formative, nuova domanda di turismo storico culturale e l'obiettivo di sviluppo del territorio». «La Regione – prosegue - ha contribuito cofinanziando, per un importo di oltre 50 mila euro, questa parte del progetto complessivo, contribuendo alla realizzazione di opere che, come vediamo oggi, sono andate ad arricchire e a rendere più accessibile l'allestimento del museo».

L'Archeodromo di Poggio Imperiale, primo museo open air italiano dedicato all’altomedioevo, è la ricostruzione in scala reale del villaggio del IX-X secolo scavato all'interno della Fortezza dagli archeologi dell’Università di Siena. Il progetto è nato con risorse Arcus su volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi e con il supporto scientifico dell’Università di Siena. Nell’ottobre 2014 è stata aperta la prima porzione del villaggio a cui hanno fatto seguito altre fasi di lavoro grazie all’attivazione di molteplici sinergie e collaborazioni. Ad oggi sono presenti una longhouse (abitazione della famiglia dominante), il grande granaio sopraelevato, una capanna contadina con aia e pollaio, due ulteriori capanne abitative, la forgia del fabbro, un forno da pane, l'orto, postazioni provvisorie per attività artigianali. Complessivamente, da progetto esecutivo approvato dal Comune, il villaggio carolingio è composto di diciassette strutture riscontrate nello scavo.

Il quarto lotto di lavori. A partire dal gennaio di quest’anno hanno preso il via le operazioni del quarto lotto di lavori che sono stati articolati in due tranche esecutive. La prima tranche, già completata e aperta a marzo, ha portato a realizzare il granaio, di forma rettangolare e posto dietro la grande capanna padronale, con misure pari a 8 x 5 metri. La seconda tranche di lavori ha avuto inizio a metà giugno, al termine delle gite scolastiche, e ha portato alla costruzione di una ulteriore capanna abitativa con altri annessi.

Come sempre tutte le fasi dei lavori sono state raccontate quotidianamente sui profili social dedicati. Una modalità anche questa innovativa che consente a chi è interessato di partecipare all’evoluzione delle fasi ricostruttive. «Un percorso che prosegue e un progetto di archeologia pubblica improntato al rigore scientifico, sempre più noto a livello internazionale – dice Marco Valenti, professore dell’Università di Siena e direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea – e caratterizzato da attenzione mediatica e riconoscimento del mondo scientifico e accademico. Costantemente in crescita il numero di visitatori e di turisti. Sempre più numerosi gli studenti, oltre 7mila in questa primavera, che da tutta Italia prenotano qui le loro gite scolastiche. Archeologia come strumento di formazione, di didattica, di promozione turistica».  L’Archeodromo infatti unisce archeologia, pratiche sperimentali, living history e narrazione della Storia in attività didattiche in cui è possibile vivere in prima persona consuetudini, mestieri, vestire abiti, mangiare, lavorare secondo i modi del passato.

Pubblicato il 23 settembre 2019

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