L'Archeodromo nel nuovo libro di Marco Valenti, che ne ripercorre passato e presente e parla del futuro
«Un progetto avviato in anni recenti e che si implementa continuamente di iniziative qualitativamente importanti come questo volume - dice il sindaco David Bussagli - In questi pochi anni addetti ai lavori, media, turisti, studenti e semplici appassionati si sono interessati al progetto e hanno popolato il nostro villaggio. Alla base ci sono elementi innovativi, rigore scientifico e la passione di un gruppo di persone che ringrazio per il lavoro svolto. Un grazie a Marco Valenti anche per questa ulteriore documentazione di un’esperienza in cui continuiamo a credere»
Passato presente e futuro dell’Archeodromo nel libro fresco di stampa scritto da Marco Valenti, professore dell’Università di Siena e direttore del progetto e del parco della Fortezza Medicea.
«Un progetto avviato in anni recenti e che si implementa continuamente di iniziative qualitativamente importanti come questo volume - dice il sindaco David Bussagli - In questi pochi anni addetti ai lavori, media, turisti, studenti e semplici appassionati si sono interessati al progetto e hanno popolato il nostro villaggio. Alla base ci sono elementi innovativi, rigore scientifico e la passione di un gruppo di persone che ringrazio per il lavoro svolto. Un grazie a Marco Valenti anche per questa ulteriore documentazione di un’esperienza in cui continuiamo a credere e che rientra in una progettualità complessiva tesa alla valorizzazione a tutto tondo di Poggio Imperiale e della nostra storia».
Il libro
L’Archeodromo di Poggibonsi. Un viaggio nell'Alto Medioevo, (Bibliotheca Archaeologica 54), Edipuglia 2019, è disponibile online. Con premessa dell’assessore alla cultura Nicola Berti, racconta il progetto iniziando con "Poggibonsi: prima del progetto Archeodromo", capitolo che indaga la storia archeologia, i primi passi, le strategia, la crisi e poi il rilancio. Si procede con "Il museo archeologico all’aperto" con le finalità, le ricostruzioni, gli abitanti del villaggio carolingio di Poggibonsi, alle "Azioni e sostenibilità da trovare” con le attività svolte, le narrazioni, la didattica, il sociale, la gestione dell’impresa. Prima delle conclusione l’ultimo capitolo con “Lo storytelling del 'villaggio al tempo di Carlo Magno'". Vi trovano spazio la narrazione del progetto in rete e altre forme di comunicazione e lo storytelling del villaggio con vari esempi (da ‘Il funerale di Anulo" al servizio per Rai storia “il gioco nel medioevo”). Il libro, disponibile online, sarà presentato a Poggibonsi con data e programma in fase di definizione.
Descrizione a cura di Marco Valenti
«Questo libro racconta l’esperienza innovativa di musealizzazione e di Archeologia Pubblica iniziata sul finire del 2014 e ancora in corso - spiega il direttore del progetto -. Si tratta del primo, e finora unico, Archaeological Open Air Museum italiano dedicato all’Alto Medioevo, realizzato su basi archeologiche, grazie alla riproduzione in scala reale del villaggio di IX-X secolo indagato dall’Università di Siena. L’Archeodromo si fonda su sei “pilastri”: ricostruzione delle strutture, azioni di archeologia sperimentale, riproposizione di tecnologie antiche, visualizzazione della vita quotidiana, narrazione-interpretazione, presenza di archeologi protagonisti in ognuna delle attività elencate. Nella sua modalità attiva di interazione con il passato, persegue l’esperenzialità basata su ricerca, educazione e turismo nei quali l’archeologia diventa realmente il valore culturale aggiunto. A costruire e popolare il villaggio sono gli stessi archeologi che hanno condotto gli scavi: l’esperienza si profila, dunque, come ambito di sviluppo del connubio tra archeologia sperimentale, archeologia imitativa e living history. Alla base di tutto c’è la volontà di comunicare e divulgare i risultati della ricerca attraverso forme dirette, che sappiano arrivare tanto agli specialisti quanto, soprattutto, al grande pubblico, cioè agli appassionati, ai cittadini, alle famiglie e alle scolaresche».
Nella foto, da sinistra, Marco Valenti e il rettore dell'Università di Siena Francesco Frati in occasione dell'inaugurazione della terza parte
Pubblicato il 17 ottobre 2019