L’ex scuola di Martignana rinasce grazie a un progetto di accoglienza per profughi
La ex scuola di Martignana ospiterà alcuni profughi in arrivo dal Nord Africa nell’ambito del progetto di accoglienza predisposto in tutta Italia dal Ministero dell’Interno e coordinato dalla Prefettura di Firenze per quanto riguarda le attività nella zona dell’Empolese Valdelsa. La giunta comunale ha accolto la proposta del Consorzio Co&So Empoli che prevede la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico che era già stato precedentemente suddiviso in 4 alloggi. Co&So ha manifestato anche la propria disponibilità a effettuare a proprie spese i lavori di riqualificazione
La ex scuola di Martignana ospiterà alcuni profughi in arrivo dal Nord Africa nell’ambito del progetto di accoglienza predisposto in tutta Italia dal Ministero dell’Interno e coordinato dalla Prefettura di Firenze per quanto riguarda le attività nella zona dell’Empolese Valdelsa.
La giunta comunale ha accolto la proposta del Consorzio Co&So Empoli che prevede la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico che era già stato precedentemente suddiviso in 4 alloggi. Co&So ha manifestato anche la propria disponibilità a effettuare a proprie spese i lavori di riqualificazione per garantire il ripristino dell’abitabilità terminati i quali saranno destinati all’accoglienza di cittadini stranieri.
Negli ultimi anni quegli appartamenti erano divenuti dimora per alcune famiglie all’interno delle iniziative legate all’emergenza abitativa, erano gestiti da Publicasa con cui la convenzione è in scadenza.
Peraltro gli alloggi non erano più utilizzati per l’impossibilità di essere mantenuti e quindi l’amministrazione comunale ha accolto la proposta del Consorzio anche per recuperare e rendere utilizzabile un immobile, una volta conclusa la fase di emergenza.
«Questa scelta va nella direzione di cogliere una dupliceopportunità – spiega l’assessore alle politiche sociali e alla casa Arianna Poggi – quella nell’immediato di rendere possibile l’accoglienza di persone richiedenti asilo nel nostro territorio comunale, e quella di rendere nuovamente agibili, previa ristrutturazione, 4 unità abitative oggi non abitabili, le quali una volta finita l’emergenza potranno pienamente essere utilizzate come patrimonio pubblico per fini abitativi».
La ex scuola sarà assegnata, viste le finalità di “particolare interesse pubblico” correlate proprio all’urgenza di rispondere all’emergenza profughi,
in comodato gratuito. Il contratto dura 2 anni e mezzo, rinnovabile in caso di prolungamento del progetto di accoglienza. In ogni caso, al termine di questa situazione emergenziale che riguarda l’Italia e in generale tutto gli bacino del Mediterraneo, i 4 alloggi saranno riconsegnati all’edilizia residenziale pubblica nel rispetto della destinazione urbanistica disposta con il vigente Regolamento urbanistico.
Pubblicato il 22 ottobre 2015