L’intervista al giovane imprenditore Niccolò Saltarelli

Per il ciclo delle interviste agli imprenditori sotto i trent’anni, abbiamo intervistato Niccolò Saltarelli, classe 1992, titolare del negozio Biò Food n’ Life in Via Montegrappa a Poggibonsi

 NICCOLÒ SALTARELLI
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Dalle prime parole di Niccolò si percepisce oltre alla forte passione che guida il suo lavoro, anche la competenza con la quale racconta tutto ciò che cucina, produce e vende. Prima di partire con questa avventura ha fatto un percorso di approfondimento sul mondo del biologico, avendo aperto in precedenza l’azienda agricola La Suvera Bio. Saltarelli è un giovane che ha deciso soprattutto di aprirsi ad una concezione di pensare il tempo in modo diverso: non gestendolo con ritmi frenetici, ma organizzarlo seguendo il susseguirsi delle stagioni.

Qual è stato il principio della sua scelta?

«Una scelta che è partita da una convinzione: credo che oggi per andare avanti si debba ritornare alle origini. A 19 anni facevo il cuoco in varie parti d’Italia, ma anche all’estero, soprattutto in Inghilterra ed in Francia. A 25 anni mi sono fermato. Sono ritornato a casa arricchito dalla conoscenza della cultura biologica. Ho sempre avuto in mente di aprire una realtà dove ritornare a fare il cuoco, ma con l’attenzione per il prodotto. Il mio è stato anche un percorso legato alla riscoperta della mia terra, della mia casa».

Come prima attività ha aperto un’azienda agricola, ma da circa un anno e mezzo si sta dedicando anche al suo negozio Biò Food n’ Life, giusto?

«Ho aperto da alcuni anni un punto di vendita fisso. L’idea è quella di un luogo dove vendere non solo i nostri prodotti, ma anche quelli di altre aziende. I prodotti che vendiamo vanno dai cosmetici, passando per farine, condimenti e confetture, tea, ma anche la macrobiotica giapponese, la biscotteria senza glutine e prodotti per qualsiasi intolleranza. Il nostro è un market dove il cliente può trovare tutti prodotti bio dai beni di prima necessità ai beni accessori ed anche l’erboristeria. Siamo inoltre convenzionati con i buoni per le intolleranze per celiaci. Avendo fatto il cuoco, per il pranzo abbiamo deciso anche di cucinare. Ogni giorno il menù varia in base alla disponibilità degli ortaggi, ovvero in base a ciò che l’azienda produce».

Quali sono i sacrifici di fare un lavoro del genere? A che ore ti svegli la mattina?

«Di normale mi sveglio alle 6, però inizialmente mi svegliavo alle 4. Ho fatto molta gavetta, però per me è una missione. Il biologico è una filosofia che parte dal primo momento in cui si pensa anche solo a coltivarlo, per poi portarlo cucinato in tavola come faccio io tutti i giorni nella mia attività Biò Food n’ Life».

La storia che vi abbiamo raccontato parla di un giovane che invece di continuare a lavorare per tutta Europa come cuoco decide di tornare a casa riappropriarsi della sua casa, della sua terra, della sua Toscana. Saltarelli è l’esempio di come sia possibile riconquistare una tradizione e farne una ragione di vita.

Lodovico Andreucci

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Pubblicato il 21 settembre 2020

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