La Casa della Salute a Colle? Proposta frutto dell'incontro tra sindacati e Amministrazione

«Nella casa della salute - fanno sapere Spi Cgil e Fnp Cisl con una nota stampa - è prevista la presenza dei medici di famiglia, affiancati dagli specialisti convenzionati e dalla attività infermieristica, l’assistenza sociale per la condivisione dei percorsi assistenziali, specie se rivolti ai malati cronici, la diagnostica di 1° livello, attività di riabilitazione, il consultorio e l’avviamento del progetto “dove si prescrive si prenota” come a Poggibonsi»

 
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Negli scorsi giorni si è svolto il confronto tra le organizzazioni sindacali dei pensionati Spi Cgil e Fnp Cisl e il Comune di Colle di Val d’Elsa sulle linee del bilancio di previsione per il 2019, conclusosi con un verbale approvato da ambedue le parti.

Accanto ai temi relativi al bilancio, tra cui le imposte locali e le tariffe di compartecipazione per i servizi gestiti dal Comune (asilo, mensa e trasporto scolastico), per i quali l’ente locale ha comunicato che non saranno modificate rispetto a quelle già in vigore, sono state affrontate anche delle questioni importanti per la città e per l’intera zona valdelsana.

«Il documento sottoscritto - fanno sapere Spi Cgil e Fnp Cisl con una nota stampa - evidenzia l’importanza del servizio fornito dall’Agenzia locale dell'Inps, quanto esso sia fondamentale per tutta la popolazione della zona e che devono essere effettuati tutti i passi necessari per garantire la sua permanenza a Colle. Con il prossimo mese di settembre scade il contratto di affitto dell’edificio che ospita attualmente l’Agenzia e la proposta avanzata dal Comune di riservare parte di locali di proprietà quale nuova sede degli uffici INPS viene salutata come possibile positiva conclusione della ricerca di una nuova sede. Come organizzazioni sindacali continueremo a premere sull’Istituto perché accolga la proposta, ma nel contempo rileviamo che è importante ma non decisivo risolvere il problema logistico, non si può dimenticare la tragica carenza di personale ed occorre che l’Inps intervenga rapidamente».

«Un altro fondamentale capitolo su cui si è trovata una totale condivisione - si legge - è stato quello relativo al recupero ed utilizzo dell’edificio ex Inam di via XXV Aprile, da anni oramai lasciato all’abbandono quasi totale da parte della Asl che ne è proprietaria. Si è sottolineato consensualmente che non si può più accettare che questo fabbricato enorme, collocato nel centro della città, venga lasciato in uno stato di progressivo degrado. Sia l’Amministrazione comunale che Spi Cgil e Fnp Cisl concordano sull’esigenza che la Asl si prenda le proprie responsabilità e decida definitivamente l'utilizzo di questo immobile».

«Vista la carenza di servizi socio sanitari territoriali - aggiungono -, Amministrazione e organizzazioni sindacali hanno indicato quale destinazione d’uso quella di adibire il palazzo a “Casa della salute”, una struttura pubblica indispensabile per il miglioramento delle prestazioni rivolte all’intera popolazione di Colle. Nella casa della salute infatti è prevista la presenza dei medici di famiglia, affiancati dagli specialisti convenzionati e dalla attività infermieristica, l’assistenza sociale per la condivisione dei percorsi assistenziali, specie se rivolti ai malati cronici, la diagnostica di 1° livello, attività di riabilitazione, il consultorio e l’avviamento del progetto “dove si prescrive si prenota” come a Poggibonsi. Tutte prestazioni garantite dal Servizio Sanitario in maniera gratuita, salvo l’eventuale ticket, senza doversi recare presso ambulatori privati e pagare di tasca propria la relativa parcella».

Ora la palla passa ai Sindaci della zona, alla Società della Salute dell’Alta Valdelsa e alla Asl, che dovranno prendere in esame questa proposta. Spi Cgil e Fnp Cisl opereranno perché venga presa rapidamente una decisione e sottolineano che l’apertura di nuove case della salute nel territorio è un indirizzo stabilito dal nuovo Piano Socio Sanitario della Regione Toscana 2018-2020 che individua tale struttura come momento fondante per l’assistenza primaria ai cittadini.

Pubblicato il 20 febbraio 2019

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