La Certaldo di “Borghino” chiude i “Percorsi di memoria”
Certaldese, fu testimone della storia di Certaldo dal dopoguerra ai giorni nostri nella speciale veste di cronista locale, prima per Il Telegrafo, poi per La Nazione e, infine, per Il Tirreno. E sarà infatti proprio un giornalista de Il Tirreno, Giacomo Bertelli, attuale corrispondente da Certaldo, che ne traccerà un profilo grazie anche ai ricordi di Lucia Aterini, attuale redattrice empolese che con Borghino collaborò per anni
Si conclude sabato 17 dicembre, alle ore 17 nell'auditorium dell'Associazione Polis, viale Matteotti 51, con l'incontro dedicato a “Borghino Borghini: testimone di microstoria”, il ciclo di incontri "Percorsi di memoria - storia locale" organizzato dal Comitato della memoria di Certaldo e dal Comune di Certaldo.
Borghino Borghini (Certaldo, 27 luglio 1921 – Certaldo, 29 giugno 2015), è il più recentemente scomparso dei cinque protagonisti ai quali erano dedicati gli incontri, ovvero: Guglielmo Nencini, Beppe Chiodo, Mario Brunori, Bruno Ciari e appunto Borghino Borghini.
Certaldese, fu testimone della storia di Certaldo dal dopoguerra ai giorni nostri nella speciale veste di cronista locale, prima per Il Telegrafo, poi per La Nazione e, infine, per Il Tirreno. E sarà infatti proprio un giornalista de Il Tirreno, Giacomo Bertelli, attuale corrispondente da Certaldo, che ne traccerà un profilo grazie anche ai ricordi di Lucia Aterini, attuale redattrice empolese che con Borghino collaborò per anni. Cronista ante litteram, Borghino Borghini fu mandato a studiare in seminario a Firenze, dove frequentò don Lorenzo Milani, monsignor Silvano Piovanelli e don Danilo Cubattoli, ma terminati gli studi prese in mano l'attività di famiglia, il negozio del padre Piero in borgo Garibaldi, che portò avanti vendendo elettrodomestici e trasferendolo in via Due Giugno. E nel retro della sua bottega, centralissima nel paese, aveva il suo “ufficio di corrispondenza” per i quotidiani. Ma col tempo il suo interesse, dalla cronaca andò a posarsi sulla storia locale, non tanto e non solo sulla storia comunemente intesa, quanto su aneddoti e personaggi della Certaldo che fu: “San Tommaso dai Cento anni”, o “Il vento racconta”, sono alcuni dei titoli che in molti hanno letto.
L'incontro chiude così questo ciclo organizzato dal Comitato della memoria di Certaldo con il coordinamento di Marcello Masini che aveva selezionato inizialmente argomenti e relatori. Una delle ultime attività che lo stesso Masini, scomparso lo scorso 10 novembre, ha fatto per Certaldo, prima di “unirsi” anche lui questi cinque certaldesi che aveva ben conosciuto. Persone che, come lui, pur con differenti professioni, caratteri e orientamenti politici, hanno contribuito a costruire con le loro lotte, la loro professione, e il loro spirito critico, la Certaldo di oggi.
Pubblicato il 15 dicembre 2016