La lista Per Monteriggioni:"Il licenziamento di Marco Galigani doveva essere evitato!"

I consiglieri di Senesi e Lattanzio tornano sul licenziamento del dipendente dell’AD Monteriggioni 1213

 MONTERIGGIONI
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L’amministratore delegato della società AD1213, Andrea Ferrini, si dichiara di centrosinistra ma poi adotta comportamenti che ne sono completamente distanti, come quello di licenziare un lavoratore svantaggiato e farsi pagare stipendi retroattivi”. I consiglieri del gruppo “Per Monteriggioni”, Raffaella Senesi e Fabio Lattanzio, tornano sulla vicenda del licenziamento di Marco Galigani dopo la seduta dell’ultimo consiglio comunale. In questa occasione i due consiglieri avevano presentato le mozioni di solidarietà e quella che chiedeva il reintegro di Marco. Il gruppo del centrosinistra le ha respinte e ha presentato e approvato un Ordine del giorno dove esprimevano solidarietà a Ferrini.

“Marco – spiegano i consiglieri - è stato licenziato perché, in seguito a un incidente che ha avuto mesi fa, ha riportato conseguenze per cui può continuare a svolgere il suo lavoro, ma con alcune limitazioni. E’ pur vero, però, che l’AD Monteriggioni 1213 gestisce molti altri servizi, che gli sono stati affidati dalla precedente amministrazione nel 2017. Marco poteva, quindi, essere impiegato in mansioni diverse e adeguate alla sua nuova condizione. Andrea Ferrini, pochi mesi dopo il suo insediamento ha preferito licenziare una persona che ha prestato servizio per la comunità per molti anni. Un licenziamento che la Filcam Cgil ha recentemente definito sulla stampa come “nullo, inefficace e illegittimo. Con una semplice richiesta di accesso agli atti della società abbiamo scoperto che in occasione dell’assemblea della società, partecipata al 100% dal Comune, del 27 dicembre 2019, è stato proposto e approvato dal sindaco (unico socio) il compenso dell’amministratore delegato, sia quello retroattivo fino a luglio 2019 di 5.500 euro, sia per gli anni a venire di 12 mila euro annui oltre ai rimborsi spese”.

Tutto questo – concludono Senesi e Lattanzio - accadeva proprio pochi giorni prima dell’invio della lettera di licenziamento per Marco. Non vogliamo contestare il compenso riconosciuto, ma ci sembra assurdo stabilire compensi, anche retroattivi, per l’amministratore delegato e non impegnarsi a trovare una soluzione per una persona che lavora da anni nella società. In questo contesto crediamo sempre di più che sia indispensabile l’intervento da parte del sindaco”.

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Pubblicato il 3 marzo 2020

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