La pronipote di Garibaldi a Castelfiorentino, in occasione di un convegno alla villa di Petrazzi

Studiosa di storia risorgimentale e Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (dal 2015 Commendatore al Merito della Repubblica Italiana), Annita Garibaldi Jallet ha accolto con entusiasmo l’invito del Comune di Castelfiorentino a prender parte a questa iniziativa, che intende contribuire a valorizzare un bene privato come la Villa di Petrazzi, inserita proprio quest’anno nella rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

 CASTELFIORENTINO
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Verrà appositamente da Roma, incuriosita dal fatto che a Castelfiorentino, nella piccola frazione di Petrazzi, esiste una casa dove il suo bisnonno, Giuseppe Garibaldi, dormì l’8 agosto 1867. Una villa nella quale sono stati accuratamente conservati per più di centocinquant’anni (ed è questo il fatto straordinario) i cimeli, i documenti, le bandiere, le stampe e i ritratti, perfino la camera e il letto dove l’”eroe dei due mondi” trascorse la notte durante la sua visita a Castelfiorentino, mentre stava organizzando una spedizione di volontari contro lo Stato Pontificio, naufragata alcuni mesi dopo a Mentana.

E’ Annita Garibaldi Jallet, figlia di Sante, nipote in linea diretta di Giuseppe Garibaldi (Sante era infatti uno dei figli di Ricciotti, a sua volta figlio di Giuseppe e Anita) che sabato 23 novembre parteciperà a un convegno a Petrazzi (frazione di Castelfiorentino) nella Villa che ospitò suo bisnonno, per ricordare il contesto storico in cui maturò la scelta di Garibaldi di venire a Castelfiorentino.

Studiosa di storia risorgimentale e Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (dal 2015 Commendatore al Merito della Repubblica Italiana), Annita Garibaldi Jallet ha accolto con entusiasmo l’invito del Comune di Castelfiorentino a prender parte a questa iniziativa, che intende contribuire a valorizzare un bene privato come la Villa di Petrazzi, inserita proprio quest’anno nella rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

«Nei mesi di luglio-agosto 1867 – osserva Annita Garibaldi Jallet - Garibaldi intensificò la raccolta di fondi, in particolare in Toscana. Vi soggiornò a lungo anche con la famiglia, per una volta riuniti Menotti,  Ricciotti e Teresita, facendo capo a Vinci dal 10 luglio per circa un mese e visitando gli amici. Poi si recò a Siena. A ricordare quegli incontri e il tempo di una fervida attesa, la tappa di Castelfiorentino rivive attraverso i ricordi riuniti nella Villa Giannini di Petrazzi, miracolo di conservazione di un passato che nelle Ville-Museo è particolarmente amabile e coinvolgente. Vi porto volentieri il ricordo di Ricciotti Garibaldi, mio nonno, che rivive anch’esso nella sua casa, Villa-Museo di Riofreddo nel Lazio».

Al convegno di sabato 23 novembre (ore 16.00), che è promosso dal Comune di Castelfiorentino e dall’Associazione Nazionale Case della Memoria in collaborazione con la Società Storica della Valdelsa, sono previste le relazioni di Romanello Cantini su “Formazione culturale e attivitò politica e sociale del gruppo dirigente liberale a Castelfiorentino”, di Alessandro Spinelli su “Garibaldi a Castelfiorentino. I garibaldini castellani”, di Francesca Allegri su “Giuseppina Raimondi. La seconda moglie di Garibaldi”. I lavori saranno introdotti dagli interventi del sindaco, Alessio Falorni, del Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, di Giuseppe Rigoli (Società Storica della Valdelsa), di Adriano Rigoli (Associazione Nazionale Case della Memoria). Previste anche visite guidate della dimora alla presenza di Leonardo Fabiani, proprietario della Villa.

«E’ per noi motivo di orgoglio - sottolinea il sindaco, Alessio Falorni - che Annita Garibaldi Jallet abbia accolto il nostro invito a partecipare al convegno del 23 novembre, per conoscere una delle dimore storiche meglio conservate in Italia e che più di centocinquant’anni fa, nell’agosto 1867, ospitò l’"eroe dei due mondi" durante la sua visita a Castelfiorentino. Una visita che ci onora e che rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza storica di questa Villa, che come Amministrazione Comunale siamo impegnati a valorizzare grazie alla disponibilità del proprietario, Leonardo Fabiani, che ringrazio ancora una volta per aver consentito di aprire le porte della sua casa al pubblico. Sabato 23 novembre sarà non solo un’occasione di approfondimento storico, ma anche un’opportunità per tutti i cittadini di poterla visitare».

Il padre di Annita Garibaldi Jallet, Sante Garibaldi, è stato un fervente antifascista ed ha combattuto a lungo nella resistenza, in Francia e in Italia. Arrestato due volte nel corso della guerra (nel 1941 e nel 1943) scomparve per due lunghissimi anni nei lager tedeschi, tra cui Buchenwald e Dachau. Liberato alla fine della guerra, morì il 4 luglio 1946 senza aver potuto riprendersi dalle sofferenze patite nei lager.

Pubblicato il 8 novembre 2019

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