La ricerca del tartufo Patrimonio Unesco, Saccardi: ''Un'altra perla per la Toscana''

Il sì dell'Unesco ''Oltre a renderci orgogliosi, non fa che confermare e rafforzare anche questa vocazione toscana''

 TARTUFO
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“Un’altra perla, che onora e rafforza l’immagine internazionale della Toscana. Il tartufo e il suo mondo sono una grande eccellenza del nostro territorio, raccontano una storia, sempre rinnovata, di saperi, di qualità, di tradizioni e di gusto.” Così la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, commenta il sì dell’Unesco all’iscrizione della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale Immateriale Unesco.

“Ma anche le più grandi tradizioni - continua Saccardi, che è stata di recente nominata ambasciatrice del tartufo a San Miniato - hanno bisogno di sostegno e di politiche che ne assicurino  la continuità. Non a caso  quest’anno abbiamo aumentato di 120mila euro le risorse destinate al bando rivolto ai Comuni per le attività di promozione e valorizzazione del tartufo e alle associazioni dei tartufai per attività di miglioramento delle tartufaie, portando l’ammontare complessivo a 210mila euro. Il tartufo è già ora un grande attrattore di turismo enogastronomico di alto livello, e quindi creatore di lavoro e di ricchezza, e questo riconoscimento, oltre a renderci orgogliosi, non fa che confermare e rafforzare anche questa vocazione toscana”.

Entusiasta anche il sindaco di Montalcino Franceschelli: “La ‘cerca e cavatura del tartufo in Italia’ è finalmente patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, l'iscrizione valorizza tradizione culturale che si tramanda di generazione in generazione''.

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Pubblicato il 18 dicembre 2021

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