La storia delle #vagineurbane che hanno invaso Poggibonsi

Tra street art e vagine appese ai muri del centro storico: il valore di un "attacco d'arte"

 STEFANO CALVANI
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Salviamo gli attacchi d’arte che ci piacciono”. E’ questo lo slogan che sta accompagnando le fotografie delle “vagine urbane” appese su alcuni dei muri del centro storico di Poggibonsi. Insomma, Viamaestra (alias, via della Repubblica) è stata incastonata di alcune piastrelle, appese a muri di vicoli e strade del centro. E su queste lastre c’erano disegnate delle vagine.

Ora, si potrebbe fare infinita speculazione sul ruolo della vagina in questo particolare frangente artistico, sulle rivendicazioni del mondo femminile ecc ecc. Tutte cose giustissime. Però proviamo ad andare oltre.

Intanto, le #vagineurbane sono state appese già da diversi mesi in centro storico. A detta dei commercianti che se le son viste vicino alle porte delle proprie attività, esse sarebbero state realizzate dal misterioso/a artista già da gennaio, ben prima del lockdown provocato dal coronavirus.

Dunque la mia domanda è: perché abbiamo aspettato che queste opere d'arte finissero su Facebook prima di notarle? Di tempo ne avevamo, tutti. Forse abbiamo perso quel senso dell’attenzione che sempre più spesso dedichiamo a cose futili. L’intenzione comunque non è quella di fare della morale inutiile. Il punto è che forse qualche vagina realizzata su delle piastrelle è riuscita a dare un tocco di curiosità in più al centro di un paese come Poggibonsi. Tanto di guadagnato, almeno secondo il sottoscritto.

Oscar Wilde diceva che le cose belle sono tali proprio perché non hanno bisogno di alcuna spiegazione. E se poi una vagina, che per me è una cosa bellissima, riesce a farci riflettere su temi tanto grandi allora ben venga.

Stefano Calvani

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Pubblicato il 25 giugno 2020

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