La Valdelsa va avanti a fianco delle donne

Presso la sala conferenze dell'Accabì si è riunito il tavolo per la presa in carico complessa, multilivello e multidisciplinare delle vittime della violenza. Presenti i Comuni valdelsani, le forze di Polizia, servizi sociali e sanitari, associazioni di volontariato, il comitato pari opportunità presso l'Ordine degli Avvocati di Siena. Tutti i soggetti firmatari del protocollo «nato - ribadisce Coccheri - perché siamo sempre state convinte che le azioni di contrasto hanno vita effimera se non si riesce a mettere insieme una collaborazione articolata di tutti i soggetti istituzionali che vengono a contatto con il fenomeno»

 
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«Abbiamo voluto celebrare questa giornata riunendo il tavolo per la messa in sicurezza delle donne vittime della violenza, per fare il punto sul percorso iniziato due anni fa con la firma del protocollo operativo». Parole del presidente del Centro Pari Opportunità Altavaldelsa Lucia Coccheri in seguito alla riunione che si è svolta a Poggibonsi oggi 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Presso la sala conferenze dell'Accabì si è riunito il tavolo per la presa in carico complessa, multilivello e multidisciplinare delle vittime della violenza. Presenti i Comuni valdelsani, le forze di Polizia, servizi sociali e sanitari, associazioni di volontariato, il comitato pari opportunità presso l'Ordine degli Avvocati di Siena. Tutti i soggetti firmatari del protocollo «nato - ribadisce Coccheri - perché siamo sempre state convinte che le azioni di contrasto hanno vita effimera se non si riesce a mettere insieme una collaborazione articolata di tutti i soggetti istituzionali che vengono a contatto con il fenomeno e l'attenzione collaborativa dei soggetti della società civile, primi fra tutti quelli del mondo dell'associazionismo e del volontariato sociale».

Prima dell'intervento di Angela Gerardi, responsabile del Cpo Valdelsa e del tavolo, la Presidente ha ricordato l'importanza dell'incontro, come di tutte le altre manifestazioni e iniziative che caratterizzano questa giornata, «per proseguire l'opera di sensibilizzazione su un fenomeno complesso che ha radici secolari importante e affonda in una subcultura stratificata ovunque». «E' importante confrontarci - ha proseguito - anche per misurarci sulle criticità che riscontriamo e sui punti di forza della rete, su cui fare leva per farla crescere e rafforzare con il contributo di tutti i soggetti». Fra i punti di forza è stata ricordata «la volontà politica dei 5 Comuni Valdelsani che sostengono il Cpo e il Centro Anti Violenza in questa azione di contrasto alla violenza domestica sulle donne», la presenza stessa di un Cav che lavora sul fenomeno insieme al Cpo, in silenzio come la delicatezza dell'argomento impone, dal 1997. Ricordati anche i momenti formativi realizzati, fra cui quello patrocinato dall'Ordine degli Avvocati con il giudice Roia sulla Convenzione di Istanbul con particolare riferimento alla valutazione del rischio.

Fondamentale nel futuro della rete un ulteriore traguardo raggiunto, ovvero l'apertura a breve della prima casa rifugio in Valdelsa che nasce da una sinergia tra soggetti della rete, Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e Cpo, e che sarà gestita dal Centro Anti Violenza. «Un grande valore aggiunto per questo territorio - ha detto Coccheri - compreso e sostenuto dai Sindaci e che sono convinta sarà tenuto in debita considerazione da tutta la rete».

Pubblicato il 25 novembre 2015

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