Lavori di pubblica utilità per gli imputati ammessi alla prova

Firmata la convenzione con il Tribunale di Siena. Come previsto dal Codice Penale due cittadini potranno commutare la pena prestando servizio gratuito presso gli uffici comunali

 POGGIBONSI
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Firmata la convenzione tra Comune e Tribunale di Siena per attuare la misura della "messa alla prova" per come previsto dall’articolo 168 bis del Codice Penale e disciplinato con atti successivi dal Ministero della Giustizia. Si tratta di un istituto che consente agli imputati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore a quattro anni, di accedere a un programma di trattamento riabilitativo alternativo alla pena che consiste nello svolgere attività non retribuita a servizio della collettività. La convenzione è stata firmata dal presidente di Sezione del Tribunale di Siena, Dott. Luciano Costantini, e dal sindaco David Bussagli, in rappresentanza del Ministero della Giustizia e del Comune di Poggibonsi. Sulla base della convenzione il Comune di Poggibonsi mette a disposizione due posti per due persone.

"Una firma importante con cui concretizziamo un impegno che nella nostra città è stato promosso prima di tutto dal Consiglio Comunale - dice l’assessore alle Politiche Sociali Enrica Borgianni - una misura di civiltà e una opportunità vera di riabilitazione e di promozione delle persone. Ringrazio i tanti soggetti che hanno lavorato a questo obiettivo che consentirà alle persone ammesse di fruire di questa possibilità, chiaramente sulla base del complesso di norme che disciplinano l’istituto stesso".

E' infatti il Codice Penale che individua i casi in cui il Giudice può disporre la messa alla prova sulla base di un programma di trattamento predisposto dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterno e subordinato all’espletamento di una prestazione di pubblica utilità, ovvero una prestazione non retribuita in favore della collettività da svolgere per come definito dall’Uepe stesso. La convenzione sottoscritta ha una durata massima di cinque anni e individua le aree di generale interesse dell’Ente dove destinare i due soggetti beneficiari del programma che si occuperanno di prestazioni di natura sociale e sociosanitaria e di lavori di manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici. La convenzione disciplina tutti i passaggi della collaborazione fra Comune e Tribunale, con i reciproci impegni fra cui quello da parte del Comune di informare periodicamente la cancelleria del Tribunale e l’Uepe sulla situazione dei posti disponibili per favorire l’attività di orientamento necessaria per indirizzare gli imputati. Il programma di trattamento viene stabilito dall’Uepe stesso che specificherà mansioni, durata della prestazione e orario di lavoro nel rispetto delle esigenze di vita dei richiedenti e cercando di conciliare le esigenze di entrambi, richiedenti e uffici.

La firma della convenzione era stata promossa e condivisa da tutto il Consiglio Comunale attraverso una mozione presentata dalla maggioranza e approvata all’unanimità che impegnava sindaco e giunta in tal senso. Altro passaggio importante è stato la sottoscrizione del Protocollo di intesa fra le Società della Salute Senese e Altavaldelsa, Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, l’Uepe di Siena e Grosseto, la Casa Circondariale di Siena, la Casa di Reclusione di San Gimignano, l’Associazione “ALETEIA - Studi e ricerche giustizia riparativa e mediazione” e l’Associazione “APAB”. Un protocollo che punta a rendere più efficace il percorso di reinserimento sociale e di responsabilizzazione di coloro che hanno commesso un reato consentendo loro di accedere a servizi di giustizia riparativa e contribuendo nel contempo a migliorare i vari servizi offerti da enti locali e da associazioni.

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Pubblicato il 5 maggio 2021

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