Lavori iniziati per piantare oltre ottanta nuove alberature in città

Gambassi: ''Messa a dimora già avviata. Attenzione costante al tema delle alberature che si colloca all'interno di una progettualità vasta a cui stiamo lavorando per nuovi e mirati impianti per accrescere il patrimonio arboreo''

 POGGIBONSI
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E’ iniziata la messa a dimora di oltre ottanta nuove alberature sul territorio comunale, bagolari, oleandri, lecci e altri esemplari. “I lavori sono già avviati - spiega l’assessore all’ambiente Roberto Gambassi - la ditta che si occupa della manutenzione del patrimonio arboreo per la nostra amministrazione è già operativa in tal senso. Si farà carico dell’impianto dei nuovi alberi e del loro attecchimento”.

Le nuove alberature interessano dodici diverse aree della città con una localizzazione precisa in quanto vanno a sostituire piante che nel corso degli ultimi dodici mesi sono deperite e altre che è stato necessario abbattere perché non rispettose delle norme di legge per la distanza dai tracciati ferroviari, come le undici  in via della Ferrovia. In questo caso, come da impegno preso, gli alberi sono stati già sostituiti da altrettanti esemplari di mirto crespo e leccio. Inoltre, nel programma di reimpianti sono state valutate e introdotte alcune variazioni, tenendo conto di difficoltà emerse. Per compensare i deperimenti e la perdita in termini di benefici ambientali, l’impresa sta piantando alberature di taglia più grande di cui, come da accordi presi, garantirà l’attecchimento e la sopravvivenza per due anni. Gli alberi saranno bagnati regolarmente in tutto il periodo estivo e in tutti i periodi in cui si renderà necessario.

Nel dettaglio le piante in questione, ottantadue complessivamente, sono esemplari di mirto crespo (piantati in via Montegrappa ma anche in largo Usilia ad integrare i tigli presenti e in via della Ferrovia insieme ai lecci), di siliquastro, acero campestre, frassino meridionale, leccio, bagolaro, oleandro ad alberello (undici in via San Gimignano), pero cinese, tamerice. L’area di largo Campidoglio è interessata dalla messa a dimora di sedici alberature di cui undici esemplari di pero cinesi, tre lecci e due esemplari di acero campestre. “Altri sviluppi sono in corso di definizione - dice Gambassi - sempre attraverso questa operazione di reimpianto definita dagli uffici, che ringrazio del lavoro che stanno facendo, nell’ambito dell’affidamento in essere”.

Il tema delle alberature è centrale nella vita di una città e di una comunità e dobbiamo affrontarlo cercando sempre, obbligatoriamente, di conciliare i tanti aspetti presenti, compreso quello della sicurezza delle piante e dell’ambiente - dice Gambassi - lo facciamo attraverso una gestione organica del patrimonio arboreo che consente una pianificazione anche a medio lungo termine. In questo caso si tratta di andare a ripristinare la presenza di alberature laddove previsto. Un’attenzione che si colloca all’interno di una progettualità più vasta a cui stiamo lavorando per nuovi e mirati reimpianti in grado di accrescere il patrimonio arboreo. Gli alberi rappresentano una straordinaria risorsa cha contribuisce alla bellezza di una città, facilita la socializzazione di cittadini ed è risposta molto efficace alla necessità di ogni territorio di prendersi in carico l’impegno alla riduzione delle emissioni climalteranti. Tra le indicazioni consegnate all’amministrazione dalla prima bozza del Piano di Azione dell’Energia Sostenibile e del Clima vi è, oltre la necessità di intervenire per una riduzione dei consumi energetici, l’impegno incessante all’aumento degli assorbimenti forestali. Questo impianto di oltre ottanta nuove alberature anticipa l’indicazione strategica del PAESC e funziona come pilota per una serie di altri progetti utili ad attivare concretamente la transizione ecologica cui tutti dobbiamo convergere”.

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Pubblicato il 22 marzo 2022

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