Lavoro e disabilità: presentati i risultati del progetto 'A.L.L.Inclusive.V.E'

L'inclusione lavorativa è possibile. A testimoniarlo con numeri e persone è proprio l'esperienza di A.L.L.Inclusive.V.E., un progetto scaturito da un intenso lavoro di co-progettazione tra i 15 soggetti, con capofila la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, che è riuscito a riscuotere anche la stima e l’apprezzamento delle maggiori realtà imprenditoriali del territorio. Sono 25, infatti, le aziende che hanno dato la possibilità a 31 ragazzi di misurarsi con le proprie capacità

 
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Parlare di lavoro e disabilità, di inclusione e vulnerabilità vuol dire soprattutto ascoltare le voci di coloro che hanno avuto la possibilità di essere protagonisti di un processo, complesso e intenso, ma vuol dire anche dare la parola agli imprenditori che hanno scelto di inserire nel proprio team lavoratori con disabilità. È con questo obiettivo che, a distanza di due anni dall’inizio dei lavori, il progetto A.L.L.Inclusive.V.E. Accompagnamento AL Lavoro e Inclusione sociale in Val d’Elsa si avvia a tagliare il traguardo finale con la consegna degli attestati ai beneficiari del progetto. L’evento di restituzione, che si è svolto nei gironi scorsi a Poggibonsi, ha visto la partecipazione e il coinvolgimento delle aziende, dei beneficiari e alle famiglie, oltre che delle Istituzioni.

Il progetto A.L.L.Inclusive.V.E. è stato ideato per favorire processi di inclusione sociale di persone diversamente abili e soggetti vulnerabili nel mondo del lavoro e sostenere il passaggio dei più giovani dalla scuola all’occupazione, garantendo l’uguaglianza di genere, le pari opportunità e la non discriminazione.

L’inclusione lavorativa è possibile. A testimoniarlo con numeri e persone è proprio l’esperienza di A.L.L.Inclusive.V.E., un progetto scaturito da un intenso lavoro di co-progettazione tra i 15 soggetti, con capofila la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, che è riuscito a riscuotere anche la stima e l’apprezzamento delle maggiori realtà imprenditoriali del territorio. Sono 25, infatti, le aziende che hanno dato la possibilità a 31 ragazzi di misurarsi con le proprie capacità, attraverso uno stage, da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 10 mesi. 40 in tutto i beneficiari del progetto, residenti nei 5 comuni della Valdelsa, con un’età compresa tra i 18 ai 45 anni. 30 ragazzi hanno ricevuto una borsa lavoro per il loro stage aziendale. 31 persone hanno partecipato ad un corso di formazione base di 30 ore. 6 persone hanno affrontato anche la formazione specifica ADA di 110 ore sulla registrazione e archiviazione di documenti.

Il valore della rete

A.L.L.Inclusive.V.E. è il frutto di un lavoro di co-progettazione che ha coinvolto come capofila la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e altre 10 importanti realtà:

•          la Società della Salute dell’Alta Valdelsa;
•          l’Università di Siena;
•          la Fondazione Monte dei Paschi di Siena;
•          i Consorzi di cooperative sociali Archè, Arsicoop e Coob;
•          le agenzie formative Metrica, Eurobic, Nuovi Orizzonti e Pluriversum.

Le storie di Cristina, Duccio, Luigi, Stefano, Azizaj, Elena, Chiara e Luca

Cristina è una quarantunenne con disabilità che ha svolto un tirocinio all'interno di un supermercato. La sua giornata lavorativa è esattamente uguale a quelle di tanti altri lavoratori che affrontano talvolta con entusiasmo, altre con fatica i propri turni all'interno di esercizi commerciali che richiedono una grande capacità di resistere allo stress e alle pressioni di una clientela sempre molto esigente.

Gli occhi e i gesti di Duccio, 45 anni, esprimono tutta la soddisfazione e l’orgoglio di chi ha vinto una sfida importante lavorando alla manutenzione di un campeggio a San Gimignano.

Luigi, 38 anni di Staggia Senese, è la precisione in persona. Si occupa del rifornimento dei frigoriferi, del set esterno e della cucina presso un ristorante a Poggibonsi. Qui ha trovato amici, colleghi ma soprattutto un ambiente in cui potersi mettersi alla prova senza frustrazioni e incomprensioni.

Stefano, 45 anni di Colle di Val d’Elsa, non è un tipo mattiniero, lo confessa da subito, ma alla Concessionaria dove è stato inserito ha saputo adeguarsi a nuovi ritmi ed orari e svolto il compito di aiutante magazziniere con grande meticolosità.

Elena, 30 anni di Casole d’Elsa, ha già affrontato numerose battaglie. Quella più dura è iniziata 6 anni fa, quando sono sopraggiunti improvvisamente dei problemi di natura motoria. Elena oggi ha ripreso la patente e con competenza e disponibilità ha affrontato il suo percorso presso il front office di un’azienda del territorio.

Azizaj, albanese residente da 23 anni a Poggibonsi, sposato felicemente e con 4 bambini lavora presso una stazione ecologica, reduce dalla crisi dell’edilizia che l’ha lasciato disoccupato. Esprime grande senso di responsabilità, cordialità e riconoscenza per i servizi territoriali che l’hanno supportato.

Chiara, 23 anni di Poggibonsi, fa la cameriera. È solare ed è a suo agio nel ristorante, che lei considera una grande famiglia. Riesce a gestire il panico in sala grazie alla sua tutor, sempre attenta e disponibile.

Luca, 29 anni, genovese di nascita ma valdelsano di adozione, con una grande propensione al rapporto con il pubblico ha salutato con entusiasmo l’opportunità di fare il centralinista e oggi spera di poter mettere a frutto questa esperienza in un futuro impiego.

Pubblicato il 14 dicembre 2018

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