Lavoro in nero: attività sospesa e pesante sanzione per un ristorante valdelsano
Per gli altri due occupati, regolarmente assunti al momento dell’intervento, sono stati invece accertati periodi di lavoro a nero pregressi rispetto all'avvio dei controlli da parte dei militari. Gli accertamenti, prontamente eseguiti con scrupolosa meticolosità, hanno permesso di rilevare le irregolarità lavorative, previdenziali ed assicurative dei soggetti, posizioni prontamente comunicate al competente Ispettorato territoriale del Lavoro. Prevista nei confronti del titolare dell’attività l'irrogazione di pesanti sanzioni
Prevenzione e contrasto al “lavoro nero” e/o “irregolare”. Sono queste le parole d’ordine della Guardia di Finanza di Siena, che durante assidui controlli in svariati esercizi commerciali, ha consentito di vagliare diverse tipologie di settori economici. L'ultimo di essi ha interessato un ristorante valdelsano, dove è stata riscontrata la presenza di tre lavoratori, uno dei quali a nero, visto che il proprietario del locale non aveva fatto le preventive comunicazioni agli Enti preposti.
Per gli altri due occupati, regolarmente assunti al momento dell’intervento, sono stati invece accertati periodi di lavoro a nero pregressi rispetto all’avvio dei controlli da parte dei militari. Gli accertamenti, prontamente eseguiti con scrupolosa meticolosità, hanno permesso di rilevare le irregolarità lavorative, previdenziali ed assicurative dei soggetti, posizioni prontamente comunicate al competente Ispettorato territoriale del Lavoro. Prevista nei confronti del titolare dell’attività – che, nel frattempo, si è visto pure notificare la sanzione accessoria di sospensione dell’attività economica – l’irrogazione di pesanti sanzioni. Nell’immediato, peraltro, il datore dovrà regolarizzare l’intero periodo in cui ha impiegato il dipendente “in nero” con l’obbligo di tenerlo assunto per almeno tre mesi.
Pubblicato il 27 novembre 2019