Lavoro part-time e nel fine settimana per i 31 ex dipendenti del Mercatone Uno
«Scoraggiano la gente ad accettare - commenta telefonicamente Mariano Di Gioia della Filcams Cgil Valdelsa - perché pregiudicano la conciliazione vita-lavoro, soprattutto nel caso di una donna. Chiedendo di lavorare la totalità della giornata nel weekend si banalizza la persona: il lavoro di domenica è al centro di un'idea sbagliata di società». Nei giorni scorsi è stata consegnata la raccolta firme con la quale si chiede all'Amministrazione comunale colligiana di continuare in quel luogo la vendita di mobili e accessori per la casa, in occasione di un incontro con i sindaci della Val d'Elsa senese
Trentuno ex lavoratori del punto vendita Mercatone Uno di Colle di Val d'Elsa, acquistato dalla Cosmo Spa, potranno accettare il contratto offerto dalla società abruzzese e lavorare nel negozio di abbigliamento a marchio Globo. Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi, all'indomani della chiusura dell'accordo con i sindacati. I 31 dipendenti sono stati selezionati su 49 in base all'anzianità all'interno dell'azienda e ai carichi di famiglia. Per il momento si tratta di 31 contratti part-time, a 24 ore settimanali, ma tre, dopo un colloquio, diventeranno full-time con 40 ore.
La lista è stata resa nota sabato scorso e ha subito suscitato qualche perplessità, soprattutto tra coloro che, con un presidio durato 40 giorni, hanno combattuto per far valere i propri diritti e per non svendere la propria professionalità. Le condizioni di lavoro presentate, infatti, richiedono un impegno di 24 ore settimanali, ma la maggior parte nel fine settimana, tra sabato e domenica. Alcuni degli ex lavoratori del Mercatone Uno ci hanno confessato di voler rifiutare l'offerta, visto che oltre al cambiamento merceologico dei prodotti di vendita (lo ricordiamo, da mobili a capi d'abbigiamento e borse), non pensano di riuscire a conciliare queste condizioni lavorative con la famiglia e la vita privata.
«Scoraggiano la gente ad accettare - commenta telefonicamente Mariano Di Gioia della Filcams Cgil Valdelsa - perché pregiudicano la conciliazione vita-lavoro, soprattutto nel caso di una donna. Chiedendo di lavorare la totalità della giornata nel weekend si banalizza la persona: il lavoro di domenica è al centro di un'idea sbagliata di società».
Nei giorni scorsi è stata consegnata la raccolta firme con la quale si chiede all'Amministrazione comunale colligiana di continuare in quel luogo la vendita di mobili e accessori per la casa, in occasione di un incontro con i sindaci della Val d'Elsa senese presso il Comune di Colle. Prossimamente, ci ha confermato Di Gioia, si terrà un ulteriore incontro con il sindaco Paolo Canocchi, i sindacati e la società acquirente, per affrontare la questione delle licenze (che sono minori per i beni non ingombranti, come i vestiti, rispetto a quelli ingombranti, come i mobili). Ricordiamo che nel consiglio comunale del 14 giugno, il primo cittadino, in risposta alla mozione presentata dal Pd, ha dichiarato di aver firmato la petizione (qui per vedere il video, dal punto 2.28.20 circa in avanti).
In risposta all'interrogazione dell'onorevole Susanna Cenni (Partito Democratico), venerdì scorso il sottosegretario per lo sviluppo economico Andrea Cioffi (M5S) ha annunciato che il 25 luglio si terrà al MISE una riunione plenaria con tutte le Regioni interessate.
Intanto continua la nostra iniziativa di solidarietà verso i dipendenti, con la pubblicazione dei loro curricula, nella speranza che chi cerca competenze come le loro per la propria attività possa tener conto della situazione e contattarli. Li trovate qui: https://bit.ly/2Aa5VOa
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 23 luglio 2018