"Le notti dell'Archeologia", a Montaione due appuntamenti serali con la storia

Come negli scorsi anni, anche nel 2016 il Comune di Montaione rinnova la propria adesione all'iniziativa "Le Notti dell'Archeologia", promossa dalla Regione Toscana

 
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Come negli scorsi anni, anche nel 2016 il Comune di Montaione rinnova la propria adesione all'iniziativa "Le Notti dell'Archeologia", promossa dalla Regione Toscana. Per questa edizione sono previsti due imperdibile appuntamenti, a cura del  Comune di Montaione, in collaborazione con l’Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina. 

Si comincia martedì 5 luglio quando, a partire dalle ore 21.30 presso il Museo Civico di Montaione, avrà luogo "I Legni bagnati di Bellafonte". Tra i rinvenimenti più interessanti e significativi scoperti nel sito archeologico di Bellafonte si annoverano una serie di reperti lignei e organici, tra i quali travi lavorate, 3 secchi risalenti, presumibilmente, al III sec. a.C, un frammento di zoccolo di epoca romana e semi di varie piante. Il particolare contesto argilloso dell’ambiente di giacitura ha creato un ambiente favorevole per il loro mantenimento e la loro conservazione. Nella relazione che verrà esposta durante le Notti dell’Archeologia, i partecipanti potranno  seguire il percorso di questi importanti documenti, dal momento del loro recupero, ai risultati ottenuti in seguito al restauro dei reperti effettuato presso il Centro di Restauro del legno Bagnato del cantiere delle navi antiche di Pisa.

Il secondo appuntamento è invece martedì 12 luglio, sempre alle ore 21.30 presso il Museo Civico di Montaione. Stavolta protagonista è "L’Officina dei profumi", l'occasione per approfondire le nuove tecniche di produzione dei profumi e non solo.  L’uso dei profumi ricavati dall’olio di oliva è attestato già tra gli Egizi,  nella  Bibbia e nei poemi omerici. Anche i Romani avevano l’uso di preparare unguenti profumati e Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, dà una descrizione dettagliata delle diverse presse da olivo; riportando fedelmente le ricette per fabbricare i profumi con l’olio di oliva. Le piante profumate venivano poste a macerare in acqua e olio d’oliva, all’interno di un contenitore posto al sole per 5/6 giorni. Durante questo periodo avveniva la  completa macerazione delle fibre vegetali che, attraverso l’acqua, liberavano gli oli essenziali che si posavano con l’olio in superficie. Quando l’acqua era evaporata il profumo era pronto per essere filtrato e messo nei vasetti.

L’attività proposta per le Notti dell’archeologia guiderà i partecipanti attraverso l’affascinante percorso della preparazione degli unguenti profumati. Il laboratorio (per bambini dai 5 ai 12 anni) del Museo sarà pervaso dagli aromi della lavanda, del gelsomino, della ginestra, dell’elicriso ed altri meravigliose erbe profumate. 

Pubblicato il 11 luglio 2016

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