Londra travolta dal ritmo dei Bandão: mezzo milione di spettatori alla London's New Year's Day Parade (LNYDP)
Il gruppo di percussionisti che ha le proprie radici tra Siena e Firenze non poteva concludere l’anno in maniera migliore, dopo un 2019 ricco di soddisfazioni come la partecipazione al grande concerto di chiusura del Jova Beach Party che si è tenuto sabato 21 settembre a Linate. La manifestazione è iniziata alle 12 dal Piccadilly Circus ed è andata avanti fino alle 15.30 circa. Più di 10mila artisti di più di venti nazionalità diverse si sono esibiti davanti a punti di riferimento iconici, dalla Nelson’s Column a Downing Street, prima di concludere in Westminster. Dai ballerini alle bande musicali, dai palloncini giganti ai motociclisti acrobatici, tutti uniti in un mare di gioia e colore
Colorati, contagiosi, inarrestabili i Bandão, che il 31 dicembre hanno travolto con il loro ritmo la capitale londinese per la London's New Year's Day Parade (LNYDP). La manifestazione londinese è una delle più importanti a livello europeo, con circa 500mila spettatori.
Il gruppo di percussionisti che ha le proprie radici tra Siena e Firenze non poteva concludere l’anno in maniera migliore, dopo un 2019 ricco di soddisfazioni come la partecipazione al grande concerto di chiusura del Jova Beach Party che si è tenuto sabato 21 settembre a Linate.
La manifestazione è iniziata alle 12 dal Piccadilly Circus ed è andata avanti fino alle 15.30 circa. Oltre 10mila artisti di più di venti nazionalità diverse si sono esibiti davanti a punti di riferimento iconici, dalla Nelson’s Column a Downing Street, prima di concludere in Westminster. Dai ballerini alle bande musicali, dai palloncini giganti ai motociclisti acrobatici, tutti uniti in un mare di gioia e colore.
La LNYDP ha raccolto oltre un milione di sterline per beneficenza, come da tradizione da quando è iniziata nel 1987. Gli organizzatori incoraggiano ogni volta gli spettatori a votare per la performance preferita. Sabato sarà comunicato il vincitore, chissà che tra questi non ci siano proprio i toscani!
Pubblicato il 2 gennaio 2020