Macellazioni clandestine di ovini e caprini a Castelfiorentino, denunciate tre persone
Sul posto sono state identificate due persone di origine Nigeriana, intenti ad abbrustolire una carcassa di pecora con torcia a gas
I militari della Stazione carabinieri forestali di Empoli, durante un servizio di controllo sul territorio, percorrevano via del Rio Morto nel Comune di Castelfiorentino e notavano che in un allevamento di ovini e caprini era in corso una macellazione. Sul posto venivano identificate due persone di origine Nigeriana, intenti ad abbrustolire una carcassa di pecora con torcia a gas. L’animale presentava una vistosa ferita da sgozzatura.
Venivano rinvenuti anche resti di macellazione di un’altra pecora e due ciotole in plastica contenenti le interiora e la carne. Era inoltre visibile una grande quantità di sangue fresco che aveva intriso il suolo e colava nel fosso che scorre in area limitrofa al luogo di macellazione. Poco dopo sopraggiungeva il responsabile dell’allevamento e titolare di codice di stalla e veniva richiesto dai militari l’intervento sul posto dei medici veterinari dell’Asl di Empoli, i quali disponevano il vincolo sanitario sull’allevamento e provvedevano all’identificazione temporanea degli animali non provvisti di marca auricolare.
Non essendo stata rispettata la normativa di protezione degli animali durante la macellazione, di cui al Reg. CE 1099/2009 smi e non potendo neanche sussistere la deroga prevista dall'art. 4 comma 4 dello stesso regolamento, poiché tale deroga (mancato stordimento preventivo) può essere ammessa solo negli stabilimenti di macellazione regolarmente riconosciuti che utilizzino sistemi meccanici di contenzione, si configurava il reato di macellazione clandestina ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D. Lgs. 193/2007. Inoltre non erano state assicurate le minime condizioni igenico-sanitarie, infatti gli animali non erano identificati (mancanti di marca auricolare) ed il luogo dove sono stati macellati era caratterizzato dal suolo nudo coperto da paglia ed escrementi di animali.
Essendo state causate durante l’uccisione sofferenze non necessarie agli animali è stato contestato anche il reato di uccisione di animale (544 bis del CP). I militari hanno proceduto al sequestro penale probatorio delle carcasse e dei resti della macellazione. Il titolare dell’allevamento ed i due esecutori materiali della macellazione clandestina sono stati segnalati alla Procura della Repubblica.
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Pubblicato il 29 dicembre 2022