Malika cacciata via da casa: ''Me ne andrò dalla Toscana''

Grande solidarietà anche da parte del mondo vip: i messaggi di Fedez ed Elodie

 CASTELFIORENTINO
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I messaggi di Fedez ed Elodie, l'inchiesta della Procura di Firenze ed anche una raccolta fondi. E' stata tanta la solidarietà dimostrata in questi giorni a Malika, la ragazza di Castelfiorentino protagonista dell'episodio di omofobia raccontato negli scorsi giorni anche sulle pagine di Valdelsa.net.

«Andrò via dalla Toscana - ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Sera - il mio stato emotivo è altalenante, sono scossa e frastornata, anche per tutto il sostegno e la solidarietà che sto ricevendo nelle ultime ore. Il mio futuro? Spero di essere la portavoce di tante persone che in questo momento non riescono a vederlo». Con queste parole la 22enne Malika, cacciata di casa dai genitori dopo aver fatto coming out, ha raccontato le ore che sta vivendo. «Non mi aspettavo una reazione così dei miei genitori, il nostro rapporto è tossico, lascio loro la porta aperta per ascoltare ma il mio futuro è ben altro, andrò via dalla Toscana».

 

Le dichiarazioni di Malika al Corriere Fiorentino, in copertina video dell'intervista de La Stampa al sindaco Alessio Falorni di Castelfiorentino.

Una lotta difficile, estrema, che però ha reso Malika consapevole nel sentirsi quasi come un portavoce di questo movimento''. E così, con la costante vicinanza della propria fidanzata la giovane va avanti, passo dopo passo, non essendo più costretta a nascondere ''la cosa più bella di me''.

«Mi avete inviato in tanti la terribile e assurda storia di Malika - aveva scritto il rapper Fedez sui suoi profili social - non posso immaginare cosa significhi sentirsi dire certe parole da voltastomaco da parte di un genitore che ti ha messo al mondo. I vari Pillon, associazioni cattolico-estremiste, antiabortisti ci tengono sempre a ricordarci che amare una persona dello stesso sesso sia contro natura e quindi non meritevole di pari diritti rispetto alle persone da loro considerate “normali”. Io credo invece che quello che ho appena visto sia contro natura, il rifiuto di una figlia da parte di una mamma attaccata ad uno stigma sociale che purtroppo è ancora vivo perché estremamente attuale nella nostra società cosiddetta “civile” e ancor più triste costantemente alimentato».

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Pubblicato il 12 aprile 2021

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