Maltempo, la ricognizione dei danni per ottenere le risorse necessarie
«I problemi maggiori - si legge nella nota - a causa delle esondazioni di fiumi e torrenti, si sono avuti in Maremma, area che troppo spesso deve fare i conti con calamità naturali come questa; nel Valdarno e nella Valdichiana aretina; quindi nel Senese nelle zone della Valdarbia e Valdelsa e nella Piana di Firenze, in particolare nell'area di Empoli. Le frane e gli smottamenti hanno invece interessato gran parte della Toscana e un po’ ovunque si sono registrati danni nelle aree e strade rurali, con poderi ed aziende agricole rimaste isolate a causa di strade interrotte da frane ed allagamenti, strutture andate completamente distrutte»
La Sala operativa unificata della Protezione civile toscana ha tenuto una riunione in video-conferenza con le istituzioni territoriali coinvolte dal maltempo delle ultime ore. Dopo una prima ricognizione sugli eventi attivi, tutti in remissione, il direttore regionale Giovanni Massini e il responsabile della Protezione civile Bernardo Mazzanti hanno indicato le modalità con cui raccoglieranno una prima stima dei danni subiti dai territori.
Già nel pomeriggio di oggi i Comuni interessati dovranno raccordarsi con le Province e le Prefetture che coordineranno l'invio delle schede danni affinché la Regione Toscana possa attivarsi più rapidamente possibile per l'assegnazione delle risorse nel rispetto delle procedure previste dal Codice della Protezione civile. Il presidente Rossi ha già dichiarato lo stato di emergenza regionale e nelle prossime ore sarà chiesto al Governo un'analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati.
«Esondazioni e smottamenti, frane, strutture distrutte e campagne allagate. L’agricoltura toscana conta i danni dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito gran parte della regione ed è culminata con l’emergenza della giornata di ieri». Lo sottolinea la Cia Agricoltori Italiani della Toscana che sta monitorando, fin dalla giornata di sabato, il territorio regionale e le molte situazioni critiche nelle aree rurali.
«I problemi maggiori - si legge nella nota - a causa delle esondazioni di fiumi e torrenti, si sono avuti in Maremma, area che troppo spesso deve fare i conti con calamità naturali come questa; nel Valdarno e nella Valdichiana aretina; quindi nel Senese nelle zone della Valdarbia e Valdelsa e nella Piana di Firenze, in particolare nell’area di Empoli. Le frane e gli smottamenti hanno invece interessato gran parte della Toscana e un po’ ovunque si sono registrati danni nelle aree e strade rurali, con poderi ed aziende agricole rimaste isolate a causa di strade interrotte da frane ed allagamenti, strutture andate completamente distrutte».
«Una situazione - sottolinea la Cia Toscana dopo la prima ricognizione - che sta condizionando anche la prossima annata agraria, con problemi già in atto nel settore cerealicolo – per chi ha in parte già seminato - ed ortofrutticolo: se il maltempo dovesse infatti persistere nelle prossime due settimane, non sarà possibile iniziare la semina di alcune colture cerealicole con danni incalcolabili per il settore cerealicolo. La Cia Toscana continua a monitorare le situazioni più delicate e aggiornare le stime sui danni nelle aree rurali ed alle aziende agricole, anche in contatto con la Regione Toscana, e chiede alle istituzioni locali e nazionali di attivare tutti gli strumenti a disposizione per aiutare le aziende agricole che hanno subito ingenti danni da maltempo: dal Fondo di solidarietà nazionale, partendo dalla sospensione delle rate dei mutui e dei contributi previdenziali per le imprese agricole».
«Intanto – conclude Cia Toscana – accogliamo con favore che sia stato già dichiarato lo stato di emergenza regionale da parte della Giunta, su proposta del presidente Enrico Rossi. La dichiarazione, infatti, consentirà anche di chiedere al Governo un'analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati».
Nella foto San Gimignano
Pubblicato il 18 novembre 2019