Manifestazione contro la chiusura degli uffici postali

«Non si possono privare i paesi di un punto di riferimento e di servizi essenziali per cittadini, soprattutto in aree periferiche o rurali, causando grandi disagi per anziani e pensionati, oltre che conseguenze negative sulla vita di borghi e frazioni. Poste Italiane è una società in utile e la Regione Toscana non ci sta a far passare un piano di razionalizzazione sulla pelle dei cittadini».

 
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Grande partecipazione davanti alle Poste centrali di Firenze per la manifestazione dei Sindaci organizzata dallìAnci Toscana contro la chiusura degli uffici nei piccoli centri. Presente anche il consigliere Simone Bezzini per sostenere la protesta dei sindaci senesi, che dichiara: «Non si possono privare i paesi di un punto di riferimento e di servizi essenziali per cittadini, soprattutto in aree periferiche o rurali, causando grandi disagi per anziani e pensionati, oltre che conseguenze negative sulla vita di borghi e frazioni. Poste Italiane è una società in utile e la Regione Toscana non ci sta a far passare un piano di razionalizzazione sulla pelle dei cittadini, per questo con il coinvolgimento del Governo stiamo aprendo un confronto con lìazienda per trovare soluzioni alternative».

«La manifestazione regionale dei sindaci, organizzata dall'Anci per dire no alla chiusura dei piccoli Uffici postali, è un atto significativo e importante perché riguarda migliaia di toscani. Ed è per questo che mi spiace molto non aver potuto partecipare causa partenza in aereo per un viaggio istituzionale all'estero». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, commentando l'iniziativa che si è svolta il 3 settembre in via Pellicceria, sotto la sede fiorentina delle Poste. «Ed è significativa anche la recente apertura del Governo - ha continuato - per questo mi attendo che il prossimo tavolo per risolvere la questione possa avvenire ad Uffici postali aperti e non chiusi come vuole Poste spa».

Il Presidente non era tuttavia presente e la sua assenza non è stata accolta benevolmente dai due consiglieri regionali della Lega Nord Elisa Montemagni e Carlo Casucci: «Questi amministratori hanno e avranno tutto il nostro sostegno, al di là del colore politico. L'assenza di Enrico Rossi invece, oltre a noi, ha lasciato perplesso più di un amministratore locale. Il PD, ossessionato dall'aspirazione a diventare il partito unico, si comporta come Giano Bifronte: se da una parte è con Renzi, il mandante politico delle tragiche scelte di Poste SPA, dall'altra vorrebbe con Rossi guidare il riscatto dei Sindaci. Questo atteggiamento è insopportabile ma i cittadini non sono stupidi - conclude Casucci - hanno capito che se un'alternativa a Renzi c'è, questa è la Lega di Matteo Salvini».

Pubblicato il 3 settembre 2015

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